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Comune, 350mila mascherine per i torinesi già prenotate dagli amministratori di condominio

La distribuzione nei prossimi giorni

Sono 350mila le mascherine già prenotate attraverso ‘Torino Facile’ dai primi 300 amministratori di condominio torinesi. Gli amministratori, che appartengono a 14 diverse associazioni di categoria, nei prossimi giorni, provvederanno al ritiro presso le sedi delle Circoscrizioni e alla consegna alle famiglie all’interno degli stabili amministrati. La consegna proseguirà poi nelle settimane a venire, contestualmente all'invio di altri presìdi di protezione personale da parte della Regione Piemonte. Il governatore Alberto Cirio, a questo proposito, ha dichiarato che sono in consegna 2 milioni di mascherine. 

I dubbi dell'opposizione

Una modalità di distribuzione, quella tramite gli amministratori di condominio, che però non convince interamente il Consiglio comunale.

"Mi risulta che non tutti gli amministratori siano informati - ha commentato Stefano Lo Russo, capogruppo del Pd - e che molti di loro abbiano appreso di questa iniziativa dagli organi di informazione. Rilevo qualche perplessità: sono centottantamila i condomini torinesi e molti amministratori non sono ancora stati informati e con quale modalità si pensa di distribuire le mascherine agli amministratori. Non c’è la certezza di raggiungere tutti. E si carica di una grande responsabilità personale gli amministratori. Forse era meglio coinvolgere circoscrizioni e farmacie che, con l’utilizzo della tessera sanitaria avrebbero permesso tracciatura, maggiore sicurezza e la garanzia di raggiungere tutti i cittadini".

Anche Francesco Tresso (Lista Civica per Torino) ha commentato: "Troppa improvvisazione e la realtà è meno entusiasmante del quadro dipinto dall’assessore. Mi risulta che gli amministratori non sono informati, Torino Facile non è ancora predisposta e il numero verde non risponde. La distribuzione delle mascherine, largamente annunciata, andava preventivata per tempo. Si chiede un contributo per il bene comune ma, per gli amministratori - conclude il consigliere - il servizio comporta un impegno di tempo. Forse opportuno vagliare altre possibilità. Le farmacie hanno presenza capillare sul territorio e sono già predisposte a profilatura con il sistema della tessera sanitaria".

Perplessità sono state espresse da Federica Scanderebech (Misto-Rinascita Torino) che ha sollevato due domande: " Gli amministratori di condominio in che responsabilità incorrono se decidono di non aderire all’iniziativa e chi non abita in un condomino viene discriminato e non la riceve?".

Evitato lo spostamento di migliaia di persone

Ma l'amministrazione torinese ha scelto di affidarsi agli amministratori di condominio principalmente per evitare lo spostamento di migliaia di persone:

"Grazie alla loro disponibilità - ha spiegato l'assessore Alberto Unia -, l’operazione, che non ha costi, sta proseguendo in modo fluido. Dove non arriveranno gli amministratori di condominio, arriverà comunque la Città a consegnarle direttamente a casa, grazie alla collaborazione della Protezione civile e degli agenti della Polizia municipale. Abbiamo scelto di non ricorrere alle farmacie per evitare un’eccessiva mobilità di persone e per non sovraccaricarle di un ulteriore servizio che può rallentarne la normale attività".

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