L'ospedale Martini diventa covid-hospital. E parzialmente anche il Cto e il San Luigi di Orbassano
Si aggiungono a quelli di Carmagnola, Cuorgné, Giaveno Lanzo Torinese e Venaria Reale
Altri tre ospedali vengono riconvertiti, almeno parzialmente, in covid-hospital dopo i cinque per cui il processo era già partito. La decisione è della Regione per fare fronte all'aumento dei casi e alla necessità crescente di posti di ricovero.
A Torino la conversione riguarda il Martini (con chiusura del pronto soccorso) e parzialmente il Cto (i reparti di medicina del lavoro, parte della rianimazione e dell’ortopedia); mentre in provincia il San Luigi di Orbassano (con una conversione del 50% dei posti letto, ma il pronto soccorso resta aperto).
"È una scelta difficile, ma inevitabile, per riuscire a fronteggiare la necessità crescente di posti covid e dare una risposta immediata che decongestioni i nostri pronto soccorso - spiega l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi -. La conversione di questi presidi ci consente di destinare ai pazienti covid dei percorsi ospedalieri completamente dedicati e separati da quelli dei pazienti non Covid. Il sistema sanitario piemontese sta facendo lo sforzo massimo per potenziare il più possibile l’intera rete ospedaliera e territoriale, che l’evoluzione della pandemia sta mettendo a dura prova in tutto il nostro Paese".