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Cosa ha detto Draghi a Torino: il messaggio a Stellantis, la siccità del Po e gli interventi in città

Il suo discorso davanti al sindaco, al presidente della Regione e alle autorità è durato 12 minuti

Mario Draghi a Torino in Sala Rossa ha parlato per poco più di dodici minuti, ma ha pronunciato un discorso a 360 gradi che è partito dalla guerra in Ucraina per terminare parlando degli investimenti che la Città di Torino potrà fare a Porta Palazzo grazie ai fondi del Pnrr. 

Il presidente del Consiglio dei Ministri non si è risparmiato e ha utilizzato la cerimonia per la firma del 'Patto per Torino' tra Governo e Comune per fare il punto sul futuro della città toccando temi delicati come il cambiamento climatico e la riqualificazione del territorio, ma anche per lanciare un messaggio di rassicurazione a Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, che solo pochi giorni fa aveva chiesto impegni e risorse a sostegno del settore dell'automotive. 

Infine Draghi ha lanciato un appello ai torinesi: "Voi torinesi avete mostrato di saper reinventare la vostra città in una direzione più solidale, più sostenibile", ha detto il presidente del Consiglio, "Di voler lavorare in industrie innovative dove 'domina il progresso, dove si fa luce la bellezza', come diceva Adriano Olivetti. Più volte siete riusciti a incidere in modo positivo e concreto sulle politiche pubbliche di tutto il Paese. A voi torinesi, rivolgo un appello: continuate a unire le vostre intelligenze e a dedicare il vostro entusiasmo a questi obiettivi. I prossimi anni devono segnare l'inizio di una nuova sperimentazione. Per Torino, e per tutta l'Italia". 

Durante la sua visità, fuori dal Comune ci sono state alcune tensioni tra manifestanti e forze dell'ordine. 

Cosa ha detto Draghi

Draghi ha esordito ricordando il passato della Città: "Torino è stata spesso un laboratorio dove ricercare soluzioni innovative a cambiamenti epocali. Questa è la storia di Torino e vogliamo che continui a esserlo. Il patto che firmiamo oggi rappresenta un impegno che il Governo assume con la Città a cui destiniamo 1,1 miliardi di euro. È un impegno che il Comune prende di fronte ai cittadini con l'obiettivo di risanare le finanze e investire con attenzione, ambizione e lungimiranza". 

Il presidente del Consiglio ha fatto riferimento alla siccità che Torino ha vissuto negli ultimi mesi: "Vogliamo fornire i mezzi per affrontare le grandi trasformazioni in atto come il cambiamento climatico i cui effetti sono evidenti anche qui. Mi riferisco al periodo di siccità durato 110 giorni a cui sono seguite le grandinate violente di questi giorni. La produzione idroelettrica che rappresenta la principale fonte di energia rinnovabile in Piemonte è scesa ai livelli tra i più bassi degli ultimi venti anni".

Quasi 400 milioni di euro per il Po: "Queste condizioni anomale si ripercuotono sull'agricoltura. Vedere il Po, il nostro fiume più grande più lungo più bello più caro, scarseggiare di acqua è un colpo alla nostra storia. Nel Pnrr interveniamo per riattivare i processi naturali e favorire il recupero della biodiversità in tutta l'area del Po lungo tutto il suo corso. È un progetto importante a cui destiniamo 360 milioni. Altri 145 andranno al Piemonte per tutelare ulteriormente le risorse idriche". 

Il messaggio a Stellantis: "Per contrastare il cambiamento climatico occorre ripensare l'energia, l'industria, la mobilità. Con il Pnrr sosteniamo Torino e il Piemonte nel processo di rinnovamento manifatturiero che deve avvenire in linea con le sfide più urgenti che abbiamo davanti. Il Governo può e deve avere un ruolo di sostegno nella gestione di questi cambiamenti per realizzarli con rapidità e ridurre i costi della transizione per imprese e cittadini". 

"Lo facciamo per l'automotive, una delle filiere più complesse e strategiche per l'Italia con legami profondi con Torino. Ivestiamo 8,7 miliardi fino al 2030 per aiutare le aziende del settore nella loro transizione ecologica. Vogliamo sia aumentare la domanda, sia sostenere l'offerta puntando sulla ricerca e incentivando la creazione delle competenze necessarie. Con il Pnrr stanziamo più di 11 miliardi per rafforzare la ricerca e favorire il trasferimento tecnologico e Torino intende essere protagonista". 

Infine gli investimenti sul territorio di Torino: "Lo sviluppo economico deve andare pari passo con il progresso civile e la lotta alle diseguaglianze. Con il Pnrr interveniamo per renedere i quartieri di Torino ancora più inclusivi, moderni e sostenibili. Nell'area di Porta Palazzo realizziamo 41 nuovi alloggi, in corso Racconigi a Borgo San Paolo ne riqualifichiamo 40, nel quartiere Vallette miglioriamo le case popolari di viale dei Mughetti. I fondi, un totale di quasi 44 milioni per la sola Torino, servono anche a manutere strade e scuole, realizzare aree verdi e collegamenti ciclabili". 

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