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Emergenza idrica: allerta rossa. La situazione in Piemonte tra divieti sull'utilizzo dell'acqua e temporali in arrivo

La Regione Piemonte sollecita il riconoscimento dello stato di calamità e di emergenza. Annunciati possibili temporali, ma non risolveranno il problema della mancanza d’acqua

Il Piemonte non vede la pioggia da quasi quattro mesi e l’Osservatorio dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po, che si è riunito ieri mattina, ha certificato la gravità della situazione in tutto il bacino del Po ed è scattata l’allerta rossa, condizione che comporta la possibilità di vedere riconosciuto lo stato di emergenza. A risentirne è prima di tutto l'agricoltura, ma anche alcuni cittadini iniziano a farne le spese. "Una situazione - commentano il presidente e l’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, che coordina il tavolo permanente per l’emergenza -, che era stata purtroppo già prevista tanto che già nei giorni scorsi il Piemonte aveva inoltrato al Governo la richiesta di stato di calamità per l’agricoltura e di stato d’emergenza per le criticità legate alla rete idrica sulla cittadinanza. Ora alla luce dell’allerta rossa è più che mai urgente che da Roma arrivi il riconoscimento di questa situazione di crisi. L’imperativo è quello di salvaguardare l’agricoltura”.

Per questo la settimana scorsa la Regione ha attivato un tavolo di crisi permanente che permette, da un lato di avere quali interlocutori tutti gli attori della filiera dell’acqua, ma anche di agire con i concessionari dei bacini idroelettrici, che hanno dato massima disponibilità a collaborare. Presidente e Assessore sottolineano che "si continua quindi a lavorare su due fronti, da una parte chiedendo allo Stato di stanziare risorse immediate per aiutare i nostri agricoltori, e dall’altra da buoni piemontesi trovando anche soluzioni interne attraverso i bacini idroelettrici".

Possibili grandinate di medio-grandi dimensioni: dove nel Torinese

In Piemonte sarà una settimana a tratti instabile con temporali e possibili grandinate specie sul Nord della regione e ancora caldo. "Dopo giornate caratterizzate dall’anticiclone di matrice sub-tropicale con cielo spesso soleggiato e temperature ben oltre la media del periodo, sul Piemonte è attesa una settimana più instabile – dice il meteorologo Federico Brescia di 3bmeteo-. L’alta pressione si indebolirà temporaneamente per la presenza di una circolazione depressionaria posizionata tra Penisola Iberica e golfo di Biscaglia. Correnti più umide causeranno la formazione di temporali anche di forti intensità tra martedì e mercoledì, in particolare sulle Alpi, ma con interessamento parziale anche della pianura, in particolare le aree a Nord del Po. Le zone sotto maggiore osservazione per eventi intensi con possibili grandinate di medio-grandi dimensioni sono il basso Canavese, Rivarolese, Eporediese, Biellese, alto Vercellese, alto Novarese e il Verbano. Non è escluso che si possano osservare anche veloci rovesci sulle restanti aree pianeggianti della regione. Non ci sarà però un significativo calo termico e questa instabilità non risolverà il problema della carenza idrica". Su Torino è previsto tempo a tratti instabile tra martedì 21 e mercoledì 22 giugno con temporali più probabili sui rilievi e a nord della città. Per gli esperti, non sono escluse grandinate di medio-grandi dimensioni. Farà ancora caldo a parte una breve parentesi più “fresca” nella giornata di mercoledì quando le temperature massime non dovrebbero superare i 30°C.

Ordinanze sull’utilizzo dell’acqua

In Piemonte sono oltre 170 i comuni in cui sono state predisposte o si stanno predisponendo ordinanze sull’utilizzo consapevole e il divieto di uso improprio dell’acqua. "Il Piemonte è tutto in emergenza, ma in modo disomogeneo – aveva detto Alberto Cirio venerdì -. Nelle pianure dove approvvigioniamo con pozzi che pescano da falda bassa, il problema non si è ancora verificato. Dove siamo in grave emergenza è nell’acqua che arriva dalle montagne. Adesso, per l’acqua potabile, nel Torinese si registra la situazione di fine luglio 2021 quindi siamo in anticipo di un mese e mezzo".

Nella provincia di Torino sono più di 80 i comuni interessati dall’ordinanza che invita a un utilizzo consapevole dell’acqua e vieta l’utilizzo non abitativo/improprio (per bagnare il giardino o lavare l’auto etc). Una delle ultime in ordine di tempo, è l’ordinanza adottata ieri dal Sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero per fare fronte alla carenza idrica conseguente al protrarsi delle condizioni di grave siccità: il comune vieta il prelievo e il consumo di acqua potabile per tutti gli usi diversi da quello alimentare, domestico e sanitario. Per la precisione, è vietato il prelievo ed il consumo dell’acqua potabile per l’irrigazione e l’annaffiatura di orti, giardini e prati, il lavaggio di aree cortilizie e piazzali, il lavaggio domestico di veicoli privati; il riempimento di fontane ornamentali, vasche da giardino, piscine, anche se dotate di impianto di ricircolo dell’acqua. "Siamo in presenza di una situazione molto grave che rende urgente l’adozione di limitazioni all’uso dell’acqua potabile – dice Alessandro Sicchiero-. Occorre razionalizzare l’utilizzo delle risorse idriche disponibili, per garantire ai cittadini di poter utilizzare l’acqua per le necessità primarie, ovvero quelle alimentari, domestiche e sanitarie. Confido nella collaborazione di tutti i chieresi. Dobbiamo salvaguardare il “bene acqua” e agire responsabilmente di fronte a questa preoccupante emergenza conseguenza dei cambiamenti climatici". Il mancato rispetto dei divieti sarà sanzionato con l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro.
 

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