Pugno duro contro i furbetti della malamovida: ritiro della licenza ai locali che infrangono le regole

Pugno duro del Comune di Torino contro i furbetti della malamovida, ovvero quei locali che con troppa leggerezza infrangono le misure che l'amministrazione comunale ha messo in atto per tutelare il riposo dei residenti delle zone più frequentate da chi la sera vuole fare festa. 

Chi non rispetterà il divieto di vendita di alcolici e superalcolici d'asporto oltre le 21 nelle zone della movida, dalla mezzanotte e un minuti di oggi, venerdì 1 luglio, rischia fino al ritiro della licenza. 

A spiegarlo è stato l'assessore al commercio del Comune di Torino, Paolo Chiavarino. Gli step che potrebbero portare al ritiro della licenza sono quattro: un primo ammonimento; alla seconda sanzione scatterà la chiusura del locale e sospensione della licenza per 30 giorni; alla terza sanzione nel biennio scatterà la chiusura del locale e sospensione della licenza per 45 giorni; alla quarta sanzione in un triennio scatterà il ritiro della licenza. 

Le zone interessate comprendono via Giolitti ambo lati, via delle Rosine ambo lati, via Po ambo lati, piazza Vittorio Veneto, via Giulia di Barolo ambo lati, via Verdi ambo lati, via Roero di Cortanze ambo lati, corso San Maurizio; corso Regina Margherita, via Napione ambo lati, corso San Maurizio; corso Regio Parco, corso Verona, Lungo Dora Firenze; corso Dante (ambo lati), via Nizza, corso Vittorio Emanuele II, corso Massimo D’Azeglio. 

Per i locali che non sono in zona movida invece i tempi sono diversi: primo ammonimento; alla seconda sanzione scatterà la chiusura del locale e sospensione della licenza per 15 giorni; alla terza sanzione nel biennio scatterà la chiusura del locale e sospensione della licenza per 30 giorni; alla quarta sanzione in un triennio scatterà il ritiro della licenza. 

In caso di trasgressioni delle regole eclatanti la polizia municipale potrebbe non necessariamente procedere con l'ammonimento per comminare subito la sospensione della licenza per 30 giorni. Misure drastiche che secondo l'amministrazione comunale avranno una grossa valenza deterrente, anche perché la multa spesso non viene pagata. Negli ultimi 5 anni infatti su 257 verbali emessi ne sono stati pagati solo 42.