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"Non fate vedere tutte le immagini" e la replica "Siete da Tso": match in diretta tra Liccione (No green pass) e Giletti

Ieri sera a 'Non è l'Arena' su La7

Match in diretta nella serata di ieri, mercoledì 13 ottobre 2021, nella trasmissione 'Non è l'Arena' su La7. Il conduttore Massimo Giletti si è spazientito più volte per le risposte (o per le mancate risposte) alle sue domande poste a Marco Liccione, leader del movimento no green pass 'La variante torinese', che era in collegamento. Il tema del dibattito era la manifestazione di sabato scorso a Roma con il seguente assalto squadrista alla sede della Cgil, che era stata devastata dai manifestanti.

Liccione ha esordito raccontando che, dopo il tentativo di sfondamento in via del Corso, "c'è stata una trattativa con le forze ordine che hanno acconsentito ad andare in salita. Il corteo era assolutamente pacifico". Giletti ha domandato se Liccione e gli altri manifestanti sapessero che si andasse verso la sede della Cgil e lui ha risposto accusando il conduttore: "Ho sentito che si andava alla Cgil ma in piazzale Brasile c'è stato un tentato omicidio da parte della camionetta e voi non state facendo vedere le immagini reali. C'è stata una camionetta che è andata contro 30 manifestanti abbattendoli come birilli, abbiamo dovuto togliere le chiavi dal quadro".

Qui Giletti si è immediatamente risentito: "Le consento di dire tutto in libertà ma faccia attenzione a quel che dice". E ha poi domandato: "Perché se la manifestazione era pacifica non ve ne siete andati a casa? Tra l'altro avevate avuto successo, la piazza era piena...". La risposta di Liccione ("Abbiamo fatto una richiesta democratica alle forze dell'ordine per essere ascoltati dal governo") ha mandato su tutte le furie il conduttore che a quel punto lo ha incalzato: "Liccione, io ho un'età e non accetto di essere preso in giro da gente come lei. Ma lei pensa che Draghi chiami lei o Castellino? Tornate con i piedi per terra! Lei che cosa ha da spartire con Forza Nuova e con questi personaggi? Liccione, lo capisce che assaltare la Cgil non c'entra niente? Per lei è normale assaltare Palazzo Chigi? Siete da Tso".

Prima di chiudere il collegamento, Liccione ha provato ancora a illustrare le proprie ragioni: "Non mi sarei mai immaginato di entrare in una sede del Pd ma l'ho fatto per firmare una petizione di legge popolare contro la propaganda nazifascista, sono contro il fascismo e il nazismo. La violenza non è mai giustificata, ma da ambo le parti". Insoddisfatto dello spazio che gli è stato dato durante la trasmissione, prima di salutare ha di nuovo attaccato Giletti: "Avevate già la versione dei fatti pronta, non ho potuto parlare". E il conduttore ha chiuso il collegamento dicendogli: "Vada in un'altra manifestazione, faccia quello che vuole".

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