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“Valdocco vivibile”, come cambia il quartiere (e la sua viabilità) con interventi di infrastruttura verde

Approvato il progetto esecutivo. Per la riqualificazione, lavori per 1milione e 300mila euro

Il progetto ‘Valdocco vivibile, per un futuro a prova di clima’, presentato a settembre in Circoscrizione 7, è stato approvato martedì 3 agosto dalla Giunta Comunale. Il suo obiettivo è quello di riqualificare il quartiere sperimentando soluzioni volte a contrastare l’effetto isola di calore e utili alla gestione delle acque piovane e creando al contempo un ambiente urbano più vivibile aumentando le aree dove potersi incontrare e sostare e la sicurezza di chi si sposta a piedi o in bicicletta. “Valdocco Vivibile -  frutto di una proficua e stretta collaborazione tra vari Servizi, dalla Viabilità al  Verde Pubblico, all’Ambiente  -  contiene in sé una valenza dimostrativa indicando l’approccio che la Città intende adottare per adattare il tessuto urbano ai cambiamenti climatici, creando quartieri sempre più resilienti e allo stesso tempo migliorando la qualità della vita quotidiana di tutti i cittadini”, commentano gli assessori Maria Lapietra e Alberto Unia.

Come riuscirci? Attraverso interventi di infrastruttura verde su suolo pubblico che riducono le superfici asfaltate e impermeabili, realizzino aree e percorsi ombreggiati, aree di accoglienza protette davanti alle scuole, moderano la velocità del traffico, riducono le distanze di attraversamento agli incroci, promuovano l’utilizzo del trasporto pubblico e della mobilità in sharing ed elettrica. Inoltre, per gli ideatori del progetto, l’installazione di elementi di arredo urbano verde, uniti a pedonalizzazioni light, potranno favorire opportunità di sosta e socializzazione in ambienti più accoglienti. “Depermeabilizzate, le aree asfaltate saranno convertite in infrastrutture verdi in grado di ombreggiare e rinfrescare, come di raccogliere le acque riducendo i flussi in rete, mentre l’installazione di pavimentazioni innovative capaci di riflettere l’irraggiamento, consentirà di ridurre l’effetto isola di calore. Innovativi per la progettazione e l’utilizzo fatto di materiali, vegetazione e nuova mobilità questi interventi potranno assolvere a più funzioni ed essere replicati in altre parti della città caratterizzate da un tessuto urbano analogo”.

Gli interventi previsti

In particolare è prevista la ridefinizione di alcuni grandi incroci (via Biella con corso Ciriè, via Biella con via Pesaro, via san Pietro in Vincoli con via Robassomero e via Cirio), dove verranno disegnati ampi flessi per incanalare le auto e, al contempo, si amplieranno le banchine realizzando aree di sosta per i pedoni, organizzate con parti permeabili e verdi. Le stesse aree saranno anche predisposte per raccogliere l’acqua piovana dalle strade mitigando il deflusso delle acque in presenza di intense precipitazioni.
 
Agli incroci minori verranno realizzati i nasi per adeguamento degli attraversamenti pedonali accompagnati da aree verdi anch’esse con la funzione di calmierazione della raccolta delle acque meteoriche. Di fronte ai plessi scolastici saranno ampliati i marciapiedi per realizzare spazi sicuri per studenti e genitori.

Lungo corso Ciriè, che con l’apertura dell’incrocio semaforizzato in corso Principe Oddone ha incrementato di molto il traffico delle auto e la velocità con cui viene percorso, verrà alternato il parcheggio a spina sui due lati delle carreggiate e saranno realizzati dei flessi per rallentare la viabilità inserendo dei moduli di verde utili anche alla raccolta delle acque pluviali.

Per quanto riguarda l’ingresso di via Urbino, il progetto prevede la ridefinizione dell’accesso alla via con l’ampliamento delle banchine che ricostruiscono il profilo di Strada del Fortino: marciapiede e percorso pedonale saranno allineati con la via, mentre l’ingresso veicolare verrà rialzato per proteggere l’area di incrocio.

Il parcheggio di San Pietro in Vincoli, dove sarà mantenuta la possibilità di sosta, non si limiterà ad essere un luogo funzionale ai soli autoveicoli: qui verranno introdotti dei percorsi pedonali e degli spazi a verde per far vivere l’area agli abitanti in tutte le ore della giornata. Verranno realizzati dei percorsi ombreggiati che consentano un collegamento con la pedonalizzazione di Borgo Dora, di recente realizzazione e si proseguirà il viale alberato a nord del parcheggio in continuità con il viale di Strada del Fortino.

Sintesi progetto

Il progetto si inserisce nei filoni individuati nel Piano d’Azione Torino 2030 con l’obiettivo di creare una città vivibile dove si possa realizzare un’elevata qualità della vita, una città bella e pulita, con spazi pubblici rispettati e una mobilità orientata al benessere e alla libertà di movimento. Allo stesso tempo l’intero progetto è stato costruito con riferimento ai principi e alle linee guida del Piano di Resilienza Climatica al fine di incrementare la presenza di infrastruttura verde e realizzare ambienti mitiganti gli effetti del cambiamento climatico.
 
I confini della riqualificazione sono compresi tra Strada del Fortino a nord, corso Regina Margherita a sud, corso Principe Oddone a ovest e via Cirio – via San Pietro in Vincoli a est.
 
Suddiviso in due lotti, il progetto vedrà i lavori del primo lotto, limitato a sud da via Sassari e via Robassomero e per i quali è prevista una spesa di 1milione e 300mila euro provenienti dai fondi di compensazione ambientale, completati entro la fine 2022.
 
 

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