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Piazza Arbarello presenta il suo nuovo volto, ma i commercianti storcono il naso

Panchine, qualche albero e stalli per le bici. Ma la mancanza di parcheggi potrebbe danneggiare negozi e bar

Dopo un anno di cantieri e vent'anni di progetto, piazza Arbarello, da qualche giorno, mostra ai torinesi il suo volto nuovo. Laddove c'era l'isola con i parcheggi, incastrata agli imbocchi di via della Consolata e via Bligny, oggi sorge una grande area pedonale rialzata di pochi centimetri dove domina un grosso tiglio e ai cui lati sono state piazzate le cosiddette 'aree relax'. Si tratta di due cerchi costituiti da otto panchine dove potersi fermare a leggere il giornale o a ripassare la lezione prima di entrare in aula. Una novità che in molti sembrano apprezzare perchè "è stato recuperato un angolo caotico e anche un po' degradato della città.

E' diventata una piazza dove poter passeggiare, fermarsi a leggere o semplicemente restare con il naso all'insù". In realtà, secondo i più critici, al momento, l'aspetto è quello di una spianata di cemento che in estate, soprattutto in caso di temperature come quelle del 2022, rischia di diventare un'isola di calore, 'rinforzata' dall'altro piazzale rialzato adiacente dove c'è il campo da basket. Tutt'attorno sono stati posizionati dodici piccoli alberi ma sono ancora acerbi e ci vorrà qualche anno affinché possano riuscire a creare un'oasi gradevole d'ombra.

Una svolta decisamente nuova per questo angolo di città, prima molto trafficato poiché sempre intasato da auto alla ricerca di parcheggio. Beh, oggi i parcheggi non ci sono più - 250 in meno -, in compenso sono stati aggiunti quelli per le biciclette. Abbattute anche le barriere architettoniche in prossimità degli attraversamenti pedonali e posizionato un vespasiano dal lato di via della Consolata. Un nuovo volto per la piazza che però fa storcere il naso ai commercianti, che sui parcheggi lì attorno contavano da anni per portare avanti i loro affari. Il gommista Rao che aveva la sua attività proprio lì davanti, dopo aver perso il 25% del fatturato nell'ultimo anno a causa dei lavori,  ha dovuto spostarsi definitivamente.

E a non esultare sono inoltre i gestori dei bar lì attorno che, anche se potranno usare la nuova spianata per sistemarvi i loro dehors, lamentano già il fatto di dover cambiare - secondo quanto richiesto dal Comune - ombrelloni e tavolini in nome dell'ordine e del decoro. Ed è cambiato anche corso Siccardi, il lungo viale alberato dove tradizionalmente si trovavano i venditori di libri con le loro bancarelle. Ora è diventata una 'passeggiata' che collega corso Galileo Ferraris, con nuove panchine lungo la pista ciclabile, nuovi lampioni e una nuova pavimentazione in porfido. Non manca anche qualche aiuola che necessiterà però di un impianto di irrigazione come previsto dal progetto. 

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