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Sabato, 20 Aprile 2024
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Ivrea, città ideale di Olivetti, diventa patrimonio Unesco

È il 54mo sito in Italia

Ivrea diventa Patrimonio Mondiale dell'Unesco. Città ideale della rivoluzione industriale del XX secolo, è il 54mo sito italiano a ricevere questo riconoscimento: lo ha annunciato il Comitato del Patrimonio Mondiale riunitosi in questi giorni a Manama in Bahrain, dove i lavori, durante i quali verranno annunciati i nuovi ingressi nella lista, proseguiranno fino al 4 luglio.

"Un riconoscimento - ha commentato Alberto Bonisoli, ministro dei Beni e delle attività culturali - che va a una concezione umanistica del lavoro propria di Adriano Olivetti, nata e sviluppata dal movimento Comunità (corrente culturale, che poi divenne partito politico, fondata proprio da Adriano Olivetti, con matrice socialista e liberaldemocratica, ndr) e qui pienamente portata a compimento, in cui il benessere economico, sociale e culturale dei collaboratori è considerato parte integrante del processo produttivo”. 

La candidatura di Ivrea era stata presentata all’Unesco nel gennaio 2017 da parte del Comune e della Fondazione Antonio Olivetti con la Fondazione Guelpa, la Regione, la Città Metropolitana e il Comune di Banchette. Il processo di valutazione da parte degli organismi consultivi dell'organizzazione delle Nazioni Unite è durato un anno e mezzo e nelle ultime ore è arrivato il felice responso. Fondata nel 1908 da Camillo Olivetti, la città industriale di Ivrea ebbe la maggior parte dello sviluppo nel periodo degli anni '30 e '60 sotto la direzione di Adriano Olivetti, quando l’omonima azienda produceva macchine da scrivere, calcolatrici meccaniche e computer. 

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