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A Druento verrà realizzato il più grande impianto per il trattamento di rifiuti da spazzamento

Entro il 2024

Entro il 2024 a Druento nascerà il più grande impianto del Piemonte per il trattamento di rifiuti da spazzamento. 

Lo realizzerà il Cados Consorzio Ambiente Dora Sangone che governa la gestione integrata dei rifiuti urbani in 54 comuni a ovest di Torino) grazie a 6 milioni di euro provenienti dal Pnrr. L'impianto sorgerà in un capannone di quasi 2mila metri quadrati nella sede impiantistica di Cidiu Servizi, in strada Cassagna.

Il progetto rientra tra i 65 che sono stati finanziati, attraverso i fondi europei, dal Ministero dell’Ambiente nella “Missione 2”, ovvero la “Rivoluzione verde e transizione ecologica”.

In Italia esistono dieci analoghi impianti che adottano la medesima tecnologia per trattare il rifiuto che si ottiene dalla pulizia e dallo spazzamento delle sedi stradali. Trattandosi di un rifiuto dalla composizione variabile, eterogenea e tecnicamente non inceneribile, l’unico modo per evitare che le terre da spazzamento finiscano in discarica è di avviarle a recupero.

Il nuovo impianto permetterà di ottenere materiali di qualità, conformi alla normativa dell’Unione Europea e certificabili CE (quali sabbia, ghiaino, ghiaietto) nonché rifiuti da destinare a recupero (quali metalli ferrosi e frazione organica come ad esempio le foglie).

Nel solo territorio del bacino Cados (a ovest di Torino fino alla Val Sangone e lungo tutta la Val di Susa) ogni anno si producono circa 3 mila e 400 tonnellate di rifiuti da terre di spazzamento attualmente portate in altre regioni italiane per il trattamento in impianti dedicati. La posizione strategica di quello che sarà il più grande impianto del Piemonte consentirà ricadute positive per tutto il territorio del bacino e non solo, considerato che sarà capace di trattare fino a 30 mila tonnellate l’anno, circa l’80% del fabbisogno dell’intera Regione.

"Il lavoro di squadra, in sinergia con Cidiu e con i sindaci del territorio, ha portato a un risultato in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Il nuovo impianto rappresenta un importante contributo nella valorizzazione di questa tipologia di rifiuto al fine di limitare il ricorso alla discarica e recuperare invece nuovi materiali", sottolinea Sergio Bonis, presidente di Cados. 

Dello stesso avviso anche Marcello Mazzù, numero uno di Cidiu: "Si tratta di un risultato importante per il Gruppo Cidiu, che, oltre a gestire responsabilmente i vecchi impianti, continua a investire su innovazione e tecnologia per crearne di nuovi". Così come Carlo Vietti, sindaco di Druento: "Cados e Cidiu hanno saputo muoversi con una visione, una progettualità capace di cogliere le opportunità offerte dai bandi del PNRR. Un investimento importante sul nostro territorio che avrà impatto diretto su Druento e ricadute positive per tutta la comunità".

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