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Green pass dal 15 ottobre, è allarme 'venerdì nero': trasporti nel caos e incubo scaffali vuoti

Il primo giorno di obbligo sul lavoro potrà creare blocchi su vari fronti. Annunciate manifestazioni in tutta Italia

Ormai da diverse settimane il green pass è diventato uno strumento molto utile nella vita degli italiani. A teatro, per partecipare agli eventi, in palestra, allo stadio, ma anche per salire su aerei e navi ed entrare nei ristoranti e bar i cui dehors, con l'arrivo dell'autunno - a Torino perlomeno -, sono sempre meno utilizzabili. Ebbene, da domani, venerdì 15 ottobre la certificazione verde sarà praticamente indispensabile poichè entra in vigore il nuovo decreto governativo, approvato il 16 settembre scorso, che stabilisce l'obbligo per tutti i lavoratori, sia nel settore pubblico che nel privato. 

Cosa si rischia da domani: scaffali vuoti e blocco trasporti

Il grande caos potrebbe essere alle porte. Nel primo giorno di obbligo, i più importanti snodi italiani di trasporto merci e logistica potrebbero rimanere semi paralizzati dagli scioperi e dalle manifestazioni 'No pass' che in queste settimane si stanno moltiplicando per tutto il Paese e che sono già annunciate per domani, soprattutto nei porti. Il problema esiste anche presso gli autotrasportatori: in Italia a fermarsi potrebbero essere circa 130mila, cioè il 30% che non è vaccinato, inoltre i camionisti russi, polacchi, turchi in molti casi vaccinati con Sputnik, il siero russo, non vedrebbero riconosciuto il Qr Code per poter lavorare in Italia. Dunque la paralisi del sistema logistico è all'orizzonte. A rischio i rifornimenti nei supermercati, nelle stazioni di benzina e il blocco delle industrie.  

E a Torino è allarme anche per il trasporto pubblico. "Domani potrebbe essere un 'venerdì nero' - ha commentato Andrea Forneris della segreteria Faisa Cisal di Torino - il pericolo è che potrebbero saltare molti turni con inevitabili disagi per l'utenza. Abbiamo parlato con l'azienda che non ha dato disponibilità per un aiuto economico per sostenere il costo dei tamponi per qui lavoratori che sono sprovvisti di vaccino. Abbiamo chiesto se fosse possibile fare delle convenzioni con le farmacie ma l'azienda non può sostenere il costo: temiamo che non solo Venerdì ci sarà il disagio ma potrebbe durare molto tempo". E prosegue: "C'è da valutare anche la questione della  durata del tampone perché i nostri orari potrebbero vedere autisti con il green pass che scade durante il servizio e dovranno fermarsi. C'è anche la questione sicurezza perché il nervosismo per la mancanza di pullman si ripercuoterà sugli autisti regolarmente in servizio con il pericolo di aggressioni ormai all'ordine del giorno".

Le regole al lavoro

Il decreto, 9 articoli nell'ultima bozza, obbliga a 'convertirsi' al green pass tutti i dipendenti pubblici: "personale delle amministrazioni pubbliche, delle Autorità amministrative indipendenti, compresa la Consob e la Commissione di vigilanza sui fondi pensione, della Banca d'Italia, nonché degli enti pubblici economici e degli organi di rilievo costituzionale" così come tutti i "titolari di cariche elettive o di cariche istituzionali di vertice".

Green pass obbligatorio anche per tutti coloro che, "a qualsiasi titolo" svolgono la propria attività lavorativa in un'amministrazione pubblica, seppur con contratti esterni. Idem per chi ha un'occupazione in ambito privato dovrà esibire il green pass sul luogo di lavoro. Fanno parte della categoria anche colf, baby sitter, badanti e chi lavora con partita iva. La regola vale inoltre per gli organi costituzionali - Presidenza della Repubblica, Camera, Senato, Corte Costituzionale - ma spetterà a loro da quando e con quali modalità adeguare il proprio ordinamento in base al principio dell'autodichia, ossia dell'autonomia decisione. 

Chi è esente

Sono esentati dall'esibire la certificazione verde i bambini al di sotto dei 12 anni, tutti coloro che per motivi di salute non possono vaccinarsi; chi ha avuto una reazione allergica grave dopo una dose di vaccino o a qualsiasi componente del vaccino e donne in gravidanza.

Ma il decreto introduce anche una norma ad hoc per accedere a tribunali e uffici giudiziari. Il green pass dovranno possederlo i magistrati ordinari, amministrativi, contabili, militari e onorari, gli avvocati e i procuratori dello Stato e i componenti delle commissioni tributarie ma la regola non varrà per i legali. Secondo il decreto "non si applicano agli avvocati e altri difensori, consulenti, periti e altri ausiliari del magistrato estranei all'amministrazione della giustizia, testimoni e parti del processo". Un avvocato potrà dunque andare in tribunale senza avere il certificato ma, ad esempio, dovrà mostrarlo per entrare in uno studio legale.

I controlli e le multe

Chi al controllo non fornirà il green pass sarà passibile di sanzioni tra i 600 e i 1500 euro. Si perde inoltre ogni altra componente della retribuzione, anche previdenziale, con carattere fisso e continuativo, accessorio o indennitario. I giorni di assenza non concorrono alla maturazione delle ferie e comportano la perdita della relativa anzianità. Tuttavia il posto di lavoro non sarà a rischio: dopo cinque giorni di mancata presentazione della certificazione, arriverà lo stop allo stipendio, ma senza conseguenze disciplinari. Multe anche per i datori di lavoro che non controlleranno i loro dipendenti, da 400 a 1000 euro. 

Niente tamponi gratis

Il governo non cederà alla richiesta di tamponi gratuiti. Concederà solo aggiustamenti mirati, che non modificheranno l’impianto del rigore. "Mi sembra ragionevole pensare a tutte le forme possibili di calmierazione - ha detto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando - ma far diventare il tampone gratuito significa dire sostanzialmente che chi si è vaccinato ha sbagliato". 

Green pass, come si scarica e quanto dura

Il green pass - che si può scaricare sul sito del governo, tramite Immuni o con la app Io, con un codice inviato tramite email o sms - viene generato in automatico e messo a disposizione gratuitamente dopo aver effettuato la prima dose o il vaccino monodose da 15 giorni; dopo aver completato il ciclo vaccinale; in seguito a un tampone molecolare negativo nelle 72 ore precedenti o a un test antigenico rapido nelle 48 ore precedenti; dopo essere guariti dal covid nei sei mesi precedenti. A vaccinazione completata (quindi anche per i monodose), il green pass ha validità per 270 giorni (circa nove mesi) dalla data di somministrazione. Con tampone negativo, il nuovo decreto estende a 72 ore la validità del tampone molecolare, mentre resta a 48 ore quella del test antigenico. Nei casi di guarigione da covid, ha validità per 180 giorni (6 mesi).

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