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La rivoluzione dei canili comunali: presto chiuso quello di via Germagnano

L'assessore Unia: "Vogliamo un canile aperto"

Il Comune redifinisce la gestione dei canili e l’organizzazione dell’attività di tutela degli animali. La convenzione scadrà il 31 dicembre prossimo e la Città di Torino, con la pubblicazione del nuovo bando, intende affrontare in modo radicalmente nuovo questa importante funzione e soprattutto superare alcune criticità.

Trasferimento

Una fra tutte,  la condizione ormai insostenibile in cui versa il canile sanitario di via Germagnano. Questa struttura verrà infatti chiusa e le funzioni di cura e di assistenza degli animali ospiti saranno trasferite nel triennio 2020-22 alla facoltà di Veterinaria dell’Università di Torino, grazie a un accordo che coinvolge anche il Comune di Grugliasco, dove si trovano le strutture della facoltà. Lo stanziamento del Comune di Torino, per le funzioni dei canili è, nel triennio, di 3 milioni e 750mila euro.

Un nuovo edificio

Nei locali della facoltà adibiti a canile sanitario dunque saranno ospitati cani vaganti catturati in città, cani e gatti sottoposti a sequestro amministrativo e giudiziario per i dieci giorni di osservazione sanitaria prescritti per legge. La gestione di queste attività potrà prevedere anche l’assistenza sanitaria nel canile rifugio. Intanto, nel corso del triennio verrà progettato e realizzato un nuovo edificio sanitario all’intero del canile rifugio di strada Cuorgné 139.

Il canile "aperto"

Il nuovo bando per il triennio 2020-22 prevede un radicale cambiamento organizzativo della struttura rifugio e di tutte le attività di cura degli animali, con attività di comunicazione e di apertura al pubblico, il controllo periodico e la possibilità di ridefinire la gestione e di sanzionare eventuali disservizi.

“La nostra attenzione - ha dichiarato l’assessore Alberto Unia - è diretta a garantire la qualità della vita e la salute dei nostri ospiti e la loro adozione da parte dei cittadini. Vogliamo un canile aperto, spazio di incontro tra animali in cerca di una casa e le persone che li amano e cercano un amico con cui condividere il tempo. Con questo provvedimento - ha aggiunto - puntiamo a migliorare la qualità complessiva del servizio, grazie innanzitutto alla competenza dell’Università e alla disponibilità del Comune di Grugliasco che, insieme ad altri Comune dell’area a ovest di Torino, ha già avviato una simile collaborazione con la facoltà”.

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