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L'ondata di gelo devasta frutteti e vigneti in Piemonte: danni fino al 100%

Tra le zone più colpite, il Canavese, il Pinerolese e l'Eporediese

E' allarme per le coltivazioni in Piemonte. L'ondata di gelo che si è abbattuta nei giorni scorsi sulla regione, con valori minimi che hanno stabilito nuovi record di freddo per aprile, ha devastato sul territorio, vigneti e frutteti. "Un vero disastro" dicono, dopo i primi sopralluoghi, le organizzazioni agricole che avanzano la richiesta del riconoscimento dello stato di calamità naturale. Si sta procedendo proprio in queste ore, grazie all'impiego di 40 tecnici, alla conta dei danni in termini economici.

Temperature in picchiata, fino a -6°C

Le temperature sono scese fino a -6 nell'Astigiano, ma anche nel Torinese - nella zona di Carmagnola - il termometro è arrivato fino a -4.2°C. Di poco sotto lo zero anche i valori registrati nel centro di Torino. E i produttori, per far calore ed evitare che il gelo si attacchi alle coltivazioni, danneggiandole irrimediabilmente, hanno anche acceso i fuochi di paglia fra i filari. Un sistema che veniva usato ai tempi dei nostri nonni quando gli inverni erano lunghi e freddi.

Danni anche agli asparagi di Santena

I danni più seri si registrano nel Saluzzese ma anche nel Pinerolese e nell'Eporediese, in provincia di Torino. Perdite fino al 100% per kiwi e albicocche mentre per pesche e ciliegie il raccolto andrà perso al 90%; per pere e mele danni per il 70-80%. Andato metà raccolto dei vigneti di Nebbiolo di Alba e gravi danni anche per l'Erbaluce e i vitigni del Canavese. Preoccupazione  per i pregiati asparagi di Santena e Poirino e timori anche per grano, mais e coltivazioni orticole.

Le correnti gelide provenienti dalla Scandinavia nelle notti scorse hanno messo fuori uso i sistemi anti-brina e in alcuni casi, come è successo anche a Santena, gli agricoltori sono ricorsi all'accensione di fuochi tra i filari. 

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