Una chitarra impiccata nel giorno di Sanremo: la nuova provocazione del Banksy torinese
Andrea Villa è un artista e attivista torinese
Una chitarra impiccata, il cappio è avvolto attorno al manico che però è la testa di un cigno. Così Andrea Villa, quello che comunemente è definito il Banksy torinese, ha voluto cristallizzare la situazione della scena musicale italiana. Lo ha fatto nel giorno simbolo del settore, il giorno di apertura del Festival di Sanremo.
I suoi manifesti, come sempre sono stati affissi per la città, questa volta in quattro punti: corso Massimo d'Azeglio, corso San Maurizio angolo via Giulia di Barolo, davanti al conservatorio Giuseppe verdi e in Corso Sicilia.
"Con il manifesto il canto del cigno ho voluto porre l'attenzione sulla scena musicale italiana: mentre il Festival di Sanremo apre con pubblico dal vivo e piena capienza, le discoteche e i locali di musica sono ancora chiusi. Può il mero guadagno sotterrare le realtà underground, il mondo musicale e il precariato che lavora nel mondo dell' intrattenimento?", scrive Villa, "Perchè il mondo dei locali musicali sono visti spesso solo come fonte di disturbo, e non come possibili motrici socio-culturali?".
Il riferimento in questo caso è ai Murazzi, ma anche al dibattito che si è generato in città su quella che viene definita mala movida. Poi Villa cita i membri del locale Off Topic di Torino: "Il rumore è diventato il principale problema della città oppure si parla sempre e solo di grandi eventi. Ma esiste e bolle un fermento culturale in buona parte oppresso. Esiste ed è indaffarato a non morire, a non essere schiacciato da una sordità istituzionale che procede con inerzia dal Governo fino agli enti locali. Chi ha orecchie per intendere, intenda".