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Utet Grandi Opere, addio al marchio torinese dell'editoria di pregio

Ma Utet Libri continua a pubblicare

È fallita lo scorso 15 ottobre, ma la notizia è trapelata solo ieri: è fallita UTET Grandi Opere, la storica casa editrice torinese che si occupava della pubblicazione di dizionari, enciclopedie e altre opere editoriali di grande pregio. Utet libri, invece, continua la sua attività, contrariamente a quanto riportato da alcune fonti di informazione.

La Utet è una delle case editrici più antiche d'Italia, e che hanno enormemente influenzato la diffusione della cultura a Torino, in Piemonte e in tutto il Paese: ogni torinese ha studiato su un vocabolario o un'enciclopedia o un volume di questa casa. Si può dire che la Utet ha due date di “nascita” o per meglio dire di fondazione: il 1791 e il 1854. La prima si riferisce all'apertura della libreria della famiglia Pomba in contrada Po (oggi via Po, mentre l'abitazione era in piazza Bodoni, vicino a via Pomba); la seconda alla fondazione vera e propria della Unione Tipografico Editrice Torinese, creata da Giuseppe Pomba, subentrato nel 1814 al padre Giovanni nella libreria poi diventata tipografia, stamperia e casa editrice.

Utet fu rilevata dalla De Agostini nel 2002, che nel gennaio 2013 cedette il marchio Utet Grandi Opere in licenza all'omonima società. Ed è proprio il brand Grandi Opere a chiudere le attività, dopo molti anni di difficoltà economiche e di crisi dovuta soprattutto alla diffusione di dizionari ed enciclopedie su Internet. Nella storia di Grandi Opere spiccano la Biblioteca e l'Enciclopedia Popolare nell'800 e il Grande Dizionario della Lingua Italiana, la cui redazione avviata da Salvatore Battaglia nel 1961 e terminata nel 2002 con la direzione di Giorgio Bàrberi Squarotti; successivamente il linguista Tullio De Mauro ha curato il Grande dizionario italiano dell'uso (Gradit).

"Dopo anni di pene e di gravissimi errori di gestione, chiude la più antica casa editrice italiana (1791), a cui dobbiamo magnifiche collezioni di classici di ogni arte e di diverse scienze e una tradizione di dizionari (dal Tommaseo-Bellini al Battaglia al De Mauro al mio di cui più sotto), di trattati e di enciclopedie che non ha pari al mondo, per non parlare di collezioni che hanno fatto la storia culturale d'Italia, come la Scala d'Oro" ha scritto su Facebook il linguista Raffaele Simone, che con Utet Grandi Opere ha pubblicato nel 2011 il Grande Dizionario Analogico della Lingua Italiana.

Per spiegare il declino della casa editrice, Simone ha raccontato la sua esperienza personale: "Ho visto il declino coi miei occhi: quando progettai per loro, dodici anni fa, il Grande Dizionario Analogico della Lingua Italiana, in due volumi (uscito nel 2011), cominciammo la lavorazione nel bellissimo palazzo di Corso Raffaello, ma la concludemmo in uno spoglio e malinconico appartamento del Lungodora..."

A differenza di quanto riportato su diversi giornali, la Utet non è fallita in toto. Lo ha spiegato Utet Libri su Twitter

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