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La bufala dell'acqua del rubinetto contaminata a Torino, Smat smentisce e annuncia provvedimenti

"Monitoriamo la qualità con centinaia di migliaia di analisi ogni anno, cittadini bevetela tranquilli"

Nel mese di settembre 2022 ha iniziato a circolare in rete una fake-news sulla potabilità dell'acqua di Torino, con tanto di video (che pubblichiamo qui) in cui un uomo, che si fa chiamare Stefano Zoppi, sostiene, mediante un esperimento di elettrolisi, che quella distribuita dall'acquedotto della Smat sia contaminata rispetto a quella oligominerale in bottiglia e conclude dicendo "adesso ditemi se non bisogna andare a denunciare chi gestisce l'acquedotto", invitando la popolazione a non bere l'acqua del rubinetto. Ieri, lunedì 26, è stata pubblicata una nota ufficiale dell'azienda pubblica che smaschera la bufala. Anche su alcuni gruppi di quartiere, come quello di borgata Parella sud-ovest, è stata ripresa la risposta aziendale, con l'invito ai cittadini a non tenere conto delle bufale che girano in rete.

"In rete - dice la Smat - si trovano una quantità di informazioni. Non tutte però sono attendibili, alcune sono prive di fondamento e ingannevoli. È il caso del video prodotto e diffuso dal signor Stefano Zoppi. L’elettrolisi è quel processo che utilizza due elettrodi immersi in una soluzione acquosa: al passare della corrente, parte del materiale di cui è costituito l’elettrodo positivo (anodo) si corrode e viene disciolto, divenendo visibile anche ad occhio nudo, come reso evidente dall’esperimento. Quanto più l’acqua è ricca di sali, indispensabili per la nutrizione umana, tanto più il passaggio della corrente è facilitato: la differenza fra la reazione verificatasi nel bicchiere riempito di acqua di rubinetto ed in quello con acqua oligominerale è spiegata dalla maggiore presenza di sali disciolti nella prima rispetto alla seconda che, essendo oligominerale, ovvero povera di sali, rallenta il passaggio della corrente e con essa il fenomeno corrosivo".

Smat ricorda alla popolazione che "la qualità dell’acqua distribuita a Torino e nei Comuni dell’area metropolitana viene costantemente monitorata dai laboratori Smat con centinaia di migliaia di analisi annuali, con rilevazioni online sulla rete di distribuzione e tramite prelievi mirati che assicurano la perfetta potabilità dell’acqua Smat e il rispetto di tutti i parametri sia chimici e chimico-fisici, sia biologici. Pur apprezzando il legittimo e lodevole intento di verificare in prima persona le qualità fisico-chimiche dell’acqua di casa, l’utilizzo di apparecchiature non professionali unito a scarse competenze tecniche possono portare a valutazioni marcatamente errate che, veicolate attraverso il potente mezzo dei social sono in grado di generare allarmi del tutto ingiustificati che Smat sta valutando di perseguire nelle sedi opportune".

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