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Attualità Aurora / Via Bologna, 55

Ex Fonderie Nebiolo, via libera alla riqualificazione: diventerà un centro polifunzionale

Il 60% dello spazio sarà dedicato a uno studentato per universitari

Dalla Giunta comunale di Torino arriva il via libera per il progetto di riqualificazione dell'edificio ex Nebiolo di via Bologna 55: acquisito dalla Fondazione della Confederazione Islamica Italiana, diventerà un centro polifunzionale. Nel settembre del 2021 la notizia dell'acquisizione dell'edificio da parte della Fondazione della Confederazione Islamica Italiana aveva destato polemiche da parte della destra torinese. Polemiche che l'ex assessore all'urbanistica - oggi deputato del Movimento 5 Stelle - Antonino Iaria definì squallide

Il progetto del centro polifunzionale è stato realizzato dallo Studio De Ferrari Architetti e il luogo sarà aperto al pubblico e offrirà servizi ai giovani, con il coinvolgimento del tavolo interfedi per una maggiore inclusione delle diverse provenienze culturali e religiose. Spiegano dal Comune. 

L'ex-Fonderia Caratteri Nebiolo attualmente è in stato di completo abbandono. Il progetto, assicurano, preserverà il carattere storico e culturale dell'edificio che ha ospitato una delle più importanti fonderie di caratteri tipografici ed è stato una fabbrica di macchine per tipografia su scala internazionale. 

Il 60% della superficie della struttura verrà destiinata a realizzare uno studentato, comprensivo di residenza, spazi dedicati alla ristorazione, servizi e annessi, a cui si aggiungeranno la biblioteca con sala studio. "Poiché si tratta di un progetto educativo rivolto a studenti iscritti a percorsi formativi universitari e post universitari con carriera attiva meritevoli, il 70% dei posti letto sarà messo a disposizione di studenti utilmente inseriti nelle graduatorie EDiSU, secondo l’ordine di merito", spiega la vicesindaca Michela Favaro. 

"Il 17% circa della superficie del centro culturale polifunzionale sarà messo a disposizione della Città e della Circoscrizione con servizi di pubblica utilità aperti alla cittadinanza, come la sala mostre, la sala congressi e spazi d’incontro per lo svolgimento di eventi culturali, manifestazioni, conferenze, corsi e altre attività che andranno così ad aggiungersi al sistema di servizi pubblici e privati offerti dalla Città. Circa il 16% sarà destinato a luogo di culto, cui si aggiungeranno spazi multifunzionali e per servizi annessi", ha concluso Favaro. 

Inoltre la Fondazione della Confederazione Islamica Italiana si occuperà della cura giardini adiacenti, da poco intitolati a Giorgio Cardetti. "Il percorso avviato grazie alla preziosa collaborazione del Politecnico di Torino e all’interesse della Città", spiega il presidente Hajraoui Mustapha della Fondazione CII, "ci ha permesso di definire a Torino il progetto di fattibilità di un centro che declinerà nella molteplicità dei suoi spazi la coltura e la cultura dei valori universali della pace, del dialogo interculturale e interreligioso". I contenuti culturali delle attività che verranno svolte all’interno della ex Nebiolo saranno condivisi con il 'Comitato Interfedi', struttura permanente all’interno del Centro Interculturale della Città. 

Si tratta di un ultimo intervento in un'area di Torino in fase di sviluppo dove è sorto già il nuovo centro direzionale Lavazza con il suo museo, la sede dello IAAD, il 'Camplus' Regio Parco di via Perugia, il recupero ad attività di servizi del cosiddetto 'Sigaro' presso l’ex sede del Toroc e un punto vendita della grande distribuzione. Inoltre in quell'area è prevista una fermata della linea 2 della metropolitana. 

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