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Eurovision, 12.000 torinesi hanno chiesto di fare i volontari: tra loro anche quelli di Torino 2006

Il radicale Viale intanto litiga con la propria maggioranza

Sono 12.000 le persone che hanno risposto alla chiamata della Città di Torino per svolgere il ruolo di volontario durante la prossima edizione degli Eurovision Song Contest che si terranno in città i prossimi 10, 12 e 14 maggio. Di questi però solamente 1.000 circa potranno essere impiegati come volontari ufficiali; gli altri potrebbero offrire il loro contributo a sostegno dei vari eventi collaterali che il Comune intende organizzare. 

"I volontari", ha spiegato l'assessora Carlotta Salerno, "avranno un impegno di supporto. Non sostituiranno alcuna figura professionale". Una precisazione che arriva al culmine di alcune polemiche che nelle settimane scorse erano state sollevate dagli esponenti del Movimento 5 Stelle Andrea Russi e Valentina Sganga. 

"Il volontario è la nuova figura professionale", aveva scritto su facebook Valentina Sganga dopo la pubblicazione da parte del Comune di un annuncio per il reclutamento di 600 volontari, "Il volontario deve conoscere l'inglese, essere munito di auto, di telefono e disponibile full time. Il volontariato è esperienza, il volontariato è bello, il volontariato è il futuro. Basta retribuzioni, basta soldi: cose volgari, di altri tempi". 

Un tema che questa mattina è stato affrontato, non senza momenti di tensione, durante la seduta della quinta commissione del consiglio comunale. Tensione che è culminata in parole grosse che sono state lanciate tra esponenti della stessa maggioranza. Tanto che Lorenza Patriarca, presidente della commissione, al termine del dibattito ha mostrato publicamente disagio e turbamento per il linguaggio utilizzato in aula. 

Protagonista della scena Silvio Viale che oltre ad aver alzato la voce contro alcuni esponenti del Partito Democratico, ha anche inscenato in aula il gesto delle manette contro chi lo minacciava di far intervenire i vigili.  Dialettica accesa, provocazioni e speculazioni di cui il radicale è maestro e che, molto probabilmente, trovano sfogo contro la propria maggioranza perché non vedono sponda in un'opposizione un po' 'moscetta'. 

Per gli amanti dei tecnicismi Viale si opponeva alla possibilità che la maggioranza in commissione votasse contro l'invio in consiglio comunale di un documento presentato da Russi e Sganga che chiedeva che la Città si facesse carico di un rimborso spese per i volontari di Eurovision. Cosa che non è possibile. 

Tornando al tema dei volontari però, gli assessori presenti in aula, Carretta e Salerno, hanno voluto precisare che chi darà una mano gratuitamente nella gestione dell'evento avranno compito solo di supporto nella gestione dei flussi, delle informazioni, dell'accoglienza per i visitatori, dell'accreditamento agli eventi, in sala stampa. Attività per agevolare il lavoro di professionisti che sarà complesso e faticoso. 

Tra i volontari che hanno chiesto di partecipare all'evento anche coloro che contribuirono alla realizzazione di Torino 2006 e che oggi si sono costituiti in associazioni. Spesso si vedono ancora in giro con indosso, orgogliosamente, la giacca delle Olimpiadi invernali torinesi, chissà che non potranno esibirne anche un'altra. 
 

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