Eurovision Song Contest, da Lo Russo stoccata ad Appendino: nel mirino le clausole del contratto

Eurovision Song Contest, il Comune studia una soluzione salva concertini, ma il sindaco Stefano Lo Russo durante il dibattito in Sala Rossa ha lanciato una frecciatina a Chiara Appendino rea di aver firmato un contratto che ha complicato la ricerca degli sponsor da parte della Città di Torino. 

È arrivata ieri, lunedì 11 aprile, in consiglio comunale la polemica sul programma off dell'Eurovision Song Contest che ha rischiato di saltare in modo amaro. In totale oltre 180 concerti organizzati prima della manifestazione musicale che sono stati vicinissimi a essere cancellati a causa di procedure burocratiche troppo complesse. 

Situazione che sembra aver trovato una soluzione, ha spiegato il sindaco Lo Russo. Durante la mattina di ieri si è tenuto infatti un tavolo tecnico e politico fra assessori e i rappresentanti delle associazioni di via del centro e di categoria dove è stato trovato un compromesso. 

"Si è arrivati a una soluzione tecnica che permetta di inoltrare la domanda di deroga, laddove sia necessario, attraverso la possibilità di domanda cumulativa con mantenimento delle responsabilità ai singoli locali", ha detto il sindaco, "I concerti saranno in acustica e termineranno alle 22 nelle zone più sensibili mentre potranno proseguire fino alle 24 nelle zone non interessate dal fenomeno della malamovida".

Il tema però, secondo Lo Russo, è anche un altro ed è qui che punta il dito contro la passata amministrazione. "Voi, sapete, me le dovete tirar fuori con le pinze. Io sono restio e cauto, ma la pazienza ha un limite. Anche la pazienza del sindaco ha un limite", ha detto Lo Russo che poi ha spiegato che il contratto firmato per portare Eurovision a Torino ha complicato moltissimo la ricerca degli sponsor da parte della Città. 

L'amministrazione comunale infatti fino al 31 marzo non ha potuto cercare autonomamente sponsor. Una clausola che vincola la Città nell'organizzazione dell'evento.