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Eurovision non ha fatto fare il pienone agli alberghi di Torino: il 20% delle stanze sono rimaste vuote

Ma non si è mai stato registrato un maggio così buono per il turismo

A maggio, nel periodo dell'Eurovision, il 20% delle camere d'albergo di Torino è rimasto vuoto. Se si considera che i letti disponibili in alberghi e hotel della città sono circa 27.000, si parla di 5.400 letti che nessuno ha disfatto. Un dato interessante se si considera che la settimana successiva - nel periodo tra il 19 e il 22 maggio - in occasione del Salone del Libro, della finale di Champions femminile e dell'arrivo del Giro d'Italia il tasso d'occupazione si è attestato intorno al 96%, in sostanza un tutto esaurito. 

Significa quindi che ci sono state più presenze a Torino per il Salone del Libro che per Eurovision? A una lettura superficiale dei dati sembrerebbe così, ma in realtà le cose sono andate in modo differente. 

Per Guivo Bolatto, il Segretario generale della Camera di Commercio di Torino, il risultato è dato da un combinato di fattori. In primo luogo il fatto che gli albergatori avessero fissato prezzi delle camere troppo alti in occasione dell'Eurovision Song Contest, aspetto che sarebbe diventato determinante nel momento in cui quegli stessi turisti si sono resi conto che gli affitti brevi avevano prezzi più accessibili. 

Da qui le disdette improvvise negli alberghi torinesi e l'occupazione di case anche fuori dal centro cittadino o proprio da Torino. Un fenomeno che non si è verificato dal 19 al 22 maggio in occasione del Salone del Libro, della Champions femminile e dell'arrivo del Giro d'Italia.  

In ogni caso Torino si sta lasciando alle spalle un periodo di successo per quanto riguarda le affluenze turistiche: "Il periodo da pasqua al 2 giugno è stato quello migliore, mai stato così bello da quando facciamo la rilevazione", ha spiegato Bolatto, "e una delle cause dei dati straordinari di maggio è Ryanair che ha messo la base a Torino e dunque ha portato più turisti in città. I voli sono stati una grande attrazione per la città, anche perché spesso i giovani prendono quelli che costano meno e il fatto di avere una base come quella a Caselle è stato un grande attrattore anche per i concerti". 

Dato che è stato confermato dall'assessore ai Grandi Eventi del Comune di Torino, Mimmo Carretta, che ha spiegato che nel mese di giugno e luglio l'aeroporto ha superato i 400.000 arrivi, cosa che non era mai successo prima. 

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