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A 2.500 chilometri da casa per fare arte: "Qui in due settimane ho trovato spazio per disegnare e sponsor"

Enrico Mazzone racconta il suo nuovo progetto, un disegno su un foglio di 1.000 metri

Enrico Mazzone è un'eccellenza torinese, ma per esprimere la sua arte è dovuto migrare in Finlandia. Artista nato nel 1982 e diplomato alla Reale Accademia delle Belle Arti, a maggio inizierà a disegnare la sua nuova opera che sarà una rielaborazione dell'Apocalisse di San Giovanni in chiave torinese su un foglio di 3 metri per 1.000. Il suo studio di lavoro sarà a Pori perché in Italia non vi è interesse. 

Per rendere l'idea della differenza che c'è tra l'Italia e il nord dell'Europa basta un semplice dato: a Enrico Mazzone sono bastate due settimane e mezzo in Finlandia per trovare lo spazio dentro il quale lavorare al suo nuovo progetto. A Torino sarebbe stato inimmaginabile: "In Finlandia mi hanno sostenuto con lo spazio, ma non solo perché ho anche trovato una cartiera tedesca, la Koehler di Oberkirch, che mi ha omaggiato di un chilometro di carta, delle spese di trasporto e di passaggi pubblicitari in tv. In Italia noi creativi abbiamo difficoltà a essere ascoltati". 

"Qua lo spazio l'ho trovato nell'arco di due settimane e mezzo ed è vicino all'auditorium dove fanno concerti di musica classica", racconta Mazzone che poi spiega che andando in Finlandia ha fatto di necessità, virtù. "Io non ho bisogno di uno spazio enorme, mi basta uno spazio di dieci metri per dieci che sia adatto ad avvolgere e riavvolgere il rotolo per lavorare". Un luogo, magari a Torino, dove fare arte, ma anche didattica legata al mondo della cultura. 

Sì, perché nonostante la distanza Torino rimane al centro del lavoro di Mazzone e a dimostrarlo c'è il suo nuovo progetto di rielaborare l'Apocalisse di San Giovanni in salsa torinese: "Il fatto di essere ancora una volta lontano dalla mia città mi permette di utilizzare la fantasia per immaginarla ancora più magica", racconta, "L'immaginazione si fonde con i ricordi dei luoghi e delle persone che possono essere i caratteri della reinterpretazione. Da Roll a Cavour, fino al legame con la storia egizia. Da lontano mi immagino le varie piazze, i monumenti e le storie legate alle persone che hanno vissuto Torino". 

Opera che verrà in parte presentata in Italia a ottobre quando Mazzone sarà a Bacoli, nel napoletano, dove esporrà in un percorso didattico di un mese circa i preparatori dell'Apocalisse di San Giovanni nella casina Vanvitelliana. Oggi e domani invece Enrico Mazzone sarà a Turku dove parlerà del Rubendo, una rielaborazione della Divina Commedia di Dante disegnata su un foglio di 97metri per 4. 
 

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