Emanuele Filiberto parla al Tg1: "Mio padre si sentiva piemontese, delle polemiche parleremo poi"

"Mio padre era nato a Napoli ma si sentiva molto piemontese". Lo ha detto nella serata di ieri, lunedì 5 febbraio 2024, intervenendo al Tg1, Emanuele Filiberto di Savoia, che ha voluto spiegare le ragioni per cui il funerale del padre Vittorio Emanuele, morto sabato 3 a Ginevra, si svolgerà nel pomeriggio di sabato 10 nel Duomo di Torino e perché, dopo la cremazione della salma, questa verrà tumulata all'interno della Basilica di Superga, dove sono custodite le spoglie di altri esponenti della real casa, regnanti e (come nel suo caso) non.

Emanuele Filiberto ha voluto rispondere anche a chi ha polemizzato sulla volontà del padre di essere tumulato in Italia e in particolare a Torino: "A me - ha detto - dispiace che possano esserci delle polemiche uno o due giorni dopo il decesso di chiunque. Per quanto riguarda noi, quindi, lasciamo tempo al tempo e lasciate la famiglia fare il suo lutto, poi col tempo giusto si potrà riparlare di tante cose". E anche su chi contesta che siano funerali reali in uno Stato repubblicano ha risposto: "Non sono esequie da reali, ma sono esequie da discendente di Casa Savoia, che a Torino ha una lunga storia".

L'intervista ha anche trattato temi personali. "Lui - ha raccontato Emanuele Filiberto parlando del papà - mi ha detto quando ero piccolo 'Ti voglio dare tutto l'amore che non mi è stato dato dai miei genitori'. E me ne ha dato tanto di amore". E infine: "Raccontava il momento in cui suo padre era diventato re d'Italia, si ricordava la folla davanti al balcone del Quirinale e pensava che in quel momento ci fosse tutta l'Italia lì davanti".

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