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Sci, dubbi sulla riapertura del 7 gennaio: il Piemonte chiede certezze al Governo

A Sestriere, impianti aperti per gli Sci Club

Si freme in montagna. Gli impianti da sci dovrebbero, secondo il testo dell'ultimo decreto governativo, riaprire il 7 gennaio, ma è chiaro che ancora non vi sono certezze e la data in questione rischia di slittare ancora. Secondo il Comitato Tecnico Scientifico molti aspetti, visto l'andamento dei contagi, sarebbero ancora da rivedere e l'eventuale riapertura degli impianti potrebbe essere preceduta da una "rivalutazione della situazione epidemiologica" senza la quale non si potrà procedere.

La lettera al Governo

"La situazione sta diventando sempre più grottesca e l’incertezza regna sovrana - scrivono in uno documento rivolto al Governo, i rappresentanti di sette regioni delle Alpi, tra cui anche Fabrizio Ricca per il Piemonte - . Più tempo passa più la data di apertura del 7 gennaio scritta nel Dpcm si trasforma in una colossale presa in giro. La montagna ha bisogno di tempi lunghi per potersi organizzare, non si può pensare di continuare a illudere imprese e lavoratori quando lo stesso CTS e vari esponenti politici hanno già ribadito più volte la volontà di non aprire gli impianti il 7 gennaio. Per questo motivo chiediamo con forza al Governo Conte una data di apertura certa!".

"Tuttavia, a malincuore - si legge ancora nel testo della lettera - bisogna riscontrare come dal Governo manchi assolutamente ogni interesse verso la montagna, e questo vale persino da chi ne ha la competenza. Il Ministro al turismo Dario Franceschini dia un segnale di attenzione nei confronti della montagna e del turismo invernale".

"Economia delle valli in ginocchio"

Un bel problema, per l'economia delle stazioni sciistiche piemontesi, se si dovesse verificare uno slittamento della riapertura: gli incassi della stagione, già compromessa, calerebbero ancora. "L’economia di molte valli è in ginocchio - scrivono i rappresentanti delle regioni alpine -. Dal 6 dicembre al 10 gennaio il turismo invernale e il suo indotto registrano numeri straordinari, come si può solo pensare di ignorare un settore trainante dell’economia delle Alpi? Allo Stato abbiamo chiesto dei ristori per tutte le imprese colpite dalle limitazioni che siano adeguati e calcolati in percentuale sul fatturato dello stesso periodo dell’anno scorso (non di certo ancora su aprile), ma anche qui nessuna risposta. 
In questo momento drammatico e di assoluta incertezza il mondo della montagna, con i suoi lavoratori e le sue imprese, chiede attenzione e certezze".

Sestriere riapre, ma solo per gli Sci Club

Intanto ieri, domenica 27 dicembre, è stato il primo giorno sulla neve a Sestriere per gli atleti degli Sci Club della Vialattea, di interesse nazionale. Dopo i dubbi sollevatisi negli ultimi giorni, in merito alla riapertura degli impianti il prossimo 7 gennaio, sono state riaperte - grazie a un accordo tra i Comune e la società che gestisce gli impianti - dunque, le sciovie Baby Dx e Sx per consentire ai giovani sciatori di potersi allenare. E nei prossimi giorni dovrebbe riaprire anche la seggiovia più a destra, quella del Cit Roc.

Secondo il sindaco Gianni Poncet, questo è un "primo passo per riavvirare l'economia delle nostre montagne senza mai abbassare la guardia, ma imparando a convivere con questa situazione di emergenza. Lo sci alpino - ha sottolineato ancora il primo cittadino - è uno sport come tutti gli altri e, come abbiamo dimostrato oggi, è possibile svolgerlo con le dovute precauzioni che siamo tenuti a rispettare ogni giorno a prescindere da dove ci troviamo e da cosa facciamo. Tanto più qui in montagna dove abbiamo a disposizione ampi spazi per garantire il rispetto del distanziamento sociale".
 

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