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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Capodanno a Torino, continuano le disdette dei turisti negli hotel: chiuse sette strutture su dieci

Occupazione delle camere d'albergo inferiore al 10%

 Il 2020 volge al termine in quest'anno nero per tanti settori, in particolare per il turismo. A Torino, nella notte di Capodanno, saranno chiusi sette alberghi su dieci e fronte di un'occupazione media delle camere inferiore al 10% e un mancato incasso di 700mila euro. Numeri sconfortanti se si pensa che un anno fa, nella notte di San Silvestro l'occupazione delle stanze d'hotel raggiunse l'86,5%, dopo un intero mese di dicembre durante il quale il tasso non scese mai sotto il 61%.   Sono le cifre fornite da Assohotel Confesercenti che auspica "ristori immediati senza più esclusioni e interventi strutturali di abbattimento dei costi fissi". 

Contenere i costi è l'obiettivo

Dopo un Natale decisamente sotto tono, gli albergatori torinesi continuano a ricevere disdette anche per le festività che seguono, tra Capodanno e l'Epifania. Questo per via ovviamente delle restrizioni imposte a livello governativo, per contenere i contagi in questa emergenza sanitaria ancora in corso. "Il 70% delle strutture ha deciso quindi di chiudere durante le feste per contenere i costi - ha dichiarato la presidente di Assohotel Confesercenti, Giulia Beccaris - Da inizio lockdown le perdite sono di circa l'80% rispetto al 2019. A questo - continua - si aggiunge la frustrazione di essere stati esclusi dal bonus Natale".

E non va meglio nelle località di montagna. Qui infatti l'ottimismo non è di casa fra gli albergatori: se fossero confermate le indiscrezioni sul prolungamento della chiusura degli impianti oltre il 6 gennaio, così come si vocifera a Roma, risulterebbe compromesso almeno il 60/70% del fatturato stagionale. 

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