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Martedì, 19 Marzo 2024
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Dipendente di Poste Italiane muore dopo aver contratto il covid allo sportello: è infortunio sul lavoro

Il riconoscimento dopo la richiesta della Cgil

Sono tra coloro che hanno sempre continuato a lavorare. Lo hanno fatto anche il giorno successivo all'annuncio dell'ex Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, del lockdown generale nel marzo del 2020 e lo hanno continuato a fare anche nei mesi successivi. Eroi, come tanti altri di differenti categorie, che hanno permesso al Paese di continuare ad andare avanti in uno dei momenti più tragici della sua storia. 

È per questo che il precedente che a Torino è stato registrato è importante. A un lavoratore di Poste Italiane, vittima del covid, è stato infatti riconosciuto l'infortunio sul lavoro e alla sua famiglia arriverà un indennizzo economico. Soldi che non restituiranno la perdita subita, questo è evidente, ma che erano dovuti. 

Il fatto. A gennaio del 2021, nel pieno della pandemia, un addetto allo sportello di Poste Italiane si ammala di covid. Questo succede nonostante tutte le tutele che in quei giorni e nei mesi precedenti furono messe in atto. L'uomo viene ricoverato in ospedale e mancherà all'affetto dei suoi cari nel febbraio di quest'anno. 

È a quel punto che la famiglia, supportata dalla SLC Cgil, apre la pratica per l'infortunio sul lavoro, anche grazie al sostegno delle stesse Poste Italiane. L'Inail pochi giorni fa ha dato il via libera alla pratica: "È stato così permesso di affermare un principio imprescindibile per cui il sindacato si è battuto a partire dalla definizione dei protocolli per la salute e la protezione dal contagio nei luoghi di lavoro, ma ha anche permesso alla famiglia di ricevere la rendita ai superstiti prevista dalla legge", commentano dal sindacato.

Non solo però perché si crea anche un importante precedente: "Si tratta del primo caso di Poste Italiane a Torino e forse in Italia al quale è stato riconosciuto l'infortunio", spiega Nunzia Mastropasqua della SLC Cgil, "Crea un precedente che può invogliare le persone a credere di più alla possibilità di aprire una causa di infortunio per morte per covid. Gli altri infortuni sono facilmente dimostrabili, in questo caso era più difficile, ma ci siamo riusciti". 

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