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Noseda si dimette, il direttore del Regio spiega: “Ignorata la qualità del teatro”

La notizia è rimbalzata anche sui media americani

Il direttore musicale del Teatro Regio, Gianandrea Noseda, dopo 11 anni ha deciso di dire addio al teatro torinese e lo ha fatto con una lunga nota. Qui una parte: “Alla luce di quanto avvenuto negli ultimi giorni e preso atto che la qualità che ha portato il teatro alla ribalta della scena internazionale non è stata minimamente tenuta in considerazione, mi pare chiaro che non esista la volontà di condividere un progetto per il futuro del Teatro Regio Torino".

Pochi giorni fa il direttore musicale si era detto disponibile a rimanere anche dopo l’addio sovrintendente Walter Vergnano, ma nelle ultime ore è arrivato lo strappo dopo la nomina del nuovo sovrintendente William Graziosi. 

Cancellati concerti negli Usa

Aggiunge Noseda nella nota: "Apprendo inoltre che il Consiglio di Indirizzo del Teatro Regio Torino ha deciso di cancellare il ritorno negli Stati Uniti, programmato per il Maggio 2019, che prevedeva concerti all’Harris Theater di Chicago, alla Carnegie Hall di New York e al Kennedy Center di Washington, D.C., eventi già annunciati all’inizio dell’anno nelle rispettive stagioni. Apprezzate le circostanze – e con profondo dispiacere – non intendo rendermi disponibile a continuare la relazione con il Teatro Regio Torino per i progetti che avevamo programmato a partire dalla stagione 2018/19".

I ringraziamenti di Nosenda

Conclude nella nota: "Rispetterò invece gli impegni presi questa estate con i festival di Montreux, Stresa e con il MiTo Festival di Torino. Ringrazio ancora gli artisti dell’orchestra, del coro, i tecnici di palcoscenico e gli operatori dei laboratori, come pure tutti i collaboratori del teatro, coi quali ho condiviso una meravigliosa avventura. Abbiamo realizzato progetti bellissimi e importanti, che resteranno per sempre nella storia del teatro e nelle nostre storie personali. Sono grato al pubblico di Torino che ci ha seguito fedelmente in questo percorso e che mi ha testimoniato un crescente affetto".

 "Si sta rovinando l'immagine del Regio"

Sono le sigle sindacali a intervenire, con una nota, in merito alla situazione situazione economico-finanziaria del Teatro. "Le notizie che si stanno susseguendo in questi giorni sui quotidiani cittadini, nazionali ed internazionali stanno rovinando l’immagine del Teatro Regio di Torino faticosamente e meritatamente conquistata dalle sue maestranze" scrivono.

"Nel corso degli anni, con cadenza trimestrale, sindacati e RSU hanno sempre chiesto precise informazioni sulla situazione economico-finanziaria del Teatro e rinnovato ogni volta la loro disponibilità ad intervenire nella malaugurata ipotesi insorgessero problemi. A tali richieste il Sovrintendente ha sempre risposto che: pur operando in un contesto non privo di difficoltà, a causa dei ritardi nelle erogazioni dei finanziamenti da parte degli Enti Locali, egli sarebbe riuscito a tenere sotto controllo il bilancio. Tale situazione, pur sottolineando alcune preoccupazioni riferite al triennio prossimo, è stata ribadita dal Sovrintendente anche nell’ultimo incontro con le i sindacati del 30 marzo.
Dopo alcuni giorni, sindacati, RSU e tutti i dipendenti del Teatro - che hanno appreso solo dagli organi di stampa delle dimissioni del Sovrintendente e del disavanzo di una cifra che mai era stata espressa nelle precedenti informative - a seguito del Consiglio di Indirizzo del 18 aprile, si sono tempestivamente riunite e hanno richiesto un incontro urgente alla sindaca Chiara Appendino Presidente del Teatro.
SLC CGIL - FISTEL CISL - UILCOM UIL - FIALS  chiederanno alla Presidente garanzie sulle coperture del bilancio, il mantenimento e il consolidamento del livello artistico di eccellenza finora raggiunto dal Teatro e sviluppo della professionalità e stabilità del livelli occupazionali".

 

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