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Sabato, 20 Aprile 2024
Attualità Borgone Susa / Via XX Settembre

Borgone di Susa, il sindaco blocca la pratica dell'Istat che elimina i numeri romani

"Un procedimento di 'cancel culture' ai danni della lingua latina senza nessun motivo particolarmente rilevante"

Il sindaco di Borgone di Susa difende i numeri romani. O meglio, a una comunicazione ufficiale dell'Istat giunta via posta elettronica certificata, che "in ottemperanza a una normativa nazionale, chiedeva l'eliminazione della nomenclatura delle vie con numeri romani in favore della loro traduzione letterale in italiano", ha risposto picche. Diego Mele, primo cittadino del piccolo comune di 2500 abitanti, a questo riordino in nome della semplificazione, non ci sta. A Borgone, nello specifico, a cambiare dicitura sarebbero le vie IV Novembre e XX Settembre.

"Mi sono rifiutato - commenta il sindaco - essendo la numerazione romana un patrimonio culturale, non solo italiano ma dell'Europa intera. Con un provvedimento amministrativo, infatti, si avvierebbe un procedimento di "cancel culture" ai danni della lingua latina senza nessun motivo particolarmente rilevante. Ma il bello, anzi il brutto, è che questo provvedimento sia stato reso esecutivo in tutti i comuni italiani".

La questione infatti riguarda l'intero Paese e anche a Torino pare che questa novità sia ormai un dato di fatto. Un modo, molto probabilmente, per andare incontro ai cittadini stranieri e a bassa scolarizzazione, ma il sindaco Mele non si dà pace. La cultura dovrebbe essere mezzo di integrazione e invece, in questo caso, sono proprio i numeri romani - un pezzo della nostra storia - a dover uscire di scena. Qualcuno sottolinea che il sindaco Mele, eletto con Fratelli d'Italia, è di destra e fa riferimento al fatto che a suo tempo fu Mussolini a imporre i numeri romani accanto a quelli del calendario tradizionale. Ma in questo caso, viene da pensare, la questione è culturale, tutt'altro che politica. Non si cancella una parte del patrimonio di storia in nome della semplificazione.

E anche se la pratica bloccata dal sindaco, molto probabilmente, non servirà ad archiviare la questione ma solo a rimandarla, Mele non demorde e precisa la sua posizione: "Al Comune di Borgone Susa, vi assicuro, difenderò la memoria dei nostri antenati, non solo latini, ma anche e soprattutto di tutti quei borgonesi e italiani che hanno caratterizzato le date del IV Novembre, giorno dell'unità nazionale e del XX Settembre, in cui Roma divenne a tutti gli effetti parte del Regno d'Italia". 
 

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