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Piemonte zona rossa, torna la dad: il messaggio di Chiara Appendino alle famiglie torinesi

Ieri la protesta delle famiglie in piazza Castello

Da oggi, lunedì 15 marzo, per gli studenti torinesi e piemontesi di ogni ordine e grado, con la zona rossa torna anche la didattica a distanza. Un incubo per migliaia di famiglie che, dopo aver conosciuto questa esperienza la scorsa primavera, con la prima ondata della pandemia, speravano davvero di non doverci più aver nulla a che fare. E invece, a fronte di un peggioramento dell'emergenza sanitaria, la dad è solo una delle misure prese per tentare di contenere contagi e soprattutto ricoveri.

La protesta davanti alla Regione

Le famiglie hanno dovuto, loro malgrado organizzarsi, ma ieri sono comunque scese in piazza a esprimere il loro dissenso: erano tantissimi ieri, fra genitori, nonni e studenti, in piazza Castello, davanti alla sede della Regione Piemonte, con cartelli e slogan di protesta, a partecipare alla manifestazione organizzata da 'Priorità alla scuola'. "La scuola è un bene di prima necessità" si leggeva scritto sugli striscioni, "La pessima politica chiude le scuole e riempie i centri commerciali" e ancora "Un anno di pandemia e una sola certezza: scuola in Italia prima a chiudere". 

Il messaggio della sindaca per le famiglie

E in questo momento complicato, in cui nelle case si dovrà ricominciare a trovare spazio per pc e tablet per permettere a bambini e ragazzi di seguire le lezioni da casa, la sindaca di Torino, Chiara Appendino ha voluto condividere sulla sua bacheca Facebook, un messaggio di vicinanza alle famiglie che loro malgrado dovranno nuovamente, da oggi, "incastrare orari e spazi": "Difficile oggi parlare di buongiorno... - scrive la prima cittadina -. Non è scontato che in una famiglia ci si possa permettere di assentarsi dal lavoro (ammesso che lo si abbia) per stare a casa con i figli. Doverosi e necessari i provvedimenti come i congedi parentali, ma è anche bene guardare in faccia la realtà, ed essere consapevoli che una grandissima parte di lavoratori è ancora precario, autonomo o a tempo determinato, e di tante garanzie non può godere. 

...e per chi ha un'attività commerciale

Chiara Appendino ha poi voluto essere vicina anche a chi ha una attività commerciale 'non essenziale' e da oggi dovrà tenerla chiusa: "Il pensiero va poi a tutte quelle categorie che, ancora una volta, non potranno tirare su le saracinesche, che dovranno lavorare a regime minimo o, ancora che, dopo un anno, quasi non ricordano nemmeno più come si tiri su una saracinesca. Penso in questo caso alle palestre, ai centri fitness o a gran parte del comparto cultura. Ma l’elenco sarebbe ancora lungo, e sarebbe impossibile concluderlo senza il rischio di fare torto a qualcuno". 

E conclude, sottolineaneando l'importanza della campagna di immunizzazione in corso: "Questo post è per dirvi che siamo assolutamente consapevoli di queste difficoltà. E che, tuttavia, se è vero che oggi voglio mettere da parte il buongiorno, non voglio mettere da parte l’ottimismo.  Già con lo scorso Governo si è avviata una massiccia campagna vaccinale, e andrà avanti, con l’impegno comune di tutte le Istituzioni.  È l’unica strada. Che si prosegua senza sosta sui vaccini. Che in questa direzione, chi può, faccia la sua parte, qualunque essa sia.  Noi, fino all’ultimo momento, saremo qui. Per ascoltare i vostri bisogni, darvi tutte le risposte che possiamo e fare tutto ciò che è in nostro potere - come è sempre stato - per superare questa maledetta pandemia". 

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