Covid in Piemonte, Arpa: “Fase di transizione dalla dominanza della variante Delta a Omicron”
Le analisi del centro regionale di Biologia molecolare
Se nella prima metà del mese di dicembre in Piemonte la variante predominante era ancora la Delta, dalla fotografia di Arpa Piemonte di fine dicembre 2021 qualcosa risulta essere cambiato. “Dall’analisi bioinformatica dei dati di sequenziamento per i campioni prelevati il 27 dicembre scorso non si identifica una variante prevalente, ma il quadro complessivo dei dati conferma che stiamo attraversando una probabile fase di transizione dalla dominanza della variante Delta a quella della variante Omicron su tutto il territorio regionale”, spiegano da Arpa Piemonte.
Dall’ultimo trimestre 2020 hanno iniziato a circolare varianti con caratteristiche cliniche diverse da quelle originarie ed è quindi diventata importante la loro rilevazione nell’ambiente. Ed è quello che fa Arpa Piemonte: da alcuni mesi il Centro regionale di Biologia molecolare effettua su campioni di acque reflue il sequenziamento dell’intero genoma virale, che consiste in una lettura molto precisa dell'informazione contenuta nel patrimonio genetico del virus permettendo di controllare la presenza e/o la diffusione delle mutazioni di una particolare variante non appena questa viene resa nota dal WHO (World Health Organization). Le mutazioni nucleotidiche del genoma vengono rilevate settimanalmente sulle acque reflue che confluiscono nei depuratori di Castiglione Torinese, Alessandria, Cuneo e Novara, che rappresentano il territorio regionale secondo un criterio di quadrantizzazione geografica.
Omicron in Piemonte
“Il monitoraggio puntuale delle mutazioni tipiche ed univoche della variante Omicron, sia in termini di rilevazione della loro presenza/comparsa nel tempo che in termini di rilevazione delle rispettive frequenze percentuali, ha permesso di osservare che le prime mutazioni specifiche della variante Omicron sono comparse a partire dalla 50ma settimana del 2021 nelle acque reflue conferite al depuratore di Alessandria e dalla 51ma settimana nelle acque reflue in ingresso agli altri tre depuratori”, concludono da Arpa Piemonte.