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La comunità senegalese chiede scusa per l'assalto alla polizia a Torino Barriera di Milano: "Non è nei nostri valori, ci dissociamo"

Ma negano che c'entri la droga: "Erano solo ragazzi che festeggiavano la vittoria in Coppa d'Africa"

La comunità senegalese chiede scusa "agli italiani e ai torinesi" per quanto accaduto la sera dello scorso 6 febbraio 2022 nel quartiere Barriera di Milano, quando un gruppo di giovani che stavano festeggiando la vittoria della loro nazionale nella Coppa d'Africa di calcio assaltò e prese a calci una volante della polizia. Per l'accaduto sono stati identificati e denunciati due ragazzi nel corso dei controlli a tappeto disposti nella zona dal questore Vincenzo Ciarambino, che è stato incontrato oggi, martedì 15, dagli esponenti della stessa comunità senegalese insieme all'assesora alla sicurezza del Comune di Torino, Gianna Pentenero. Prossimamente incontreranno il prefetto Raffaele Ruberto.

"A Torino siamo una comunità numerosa - dicono -, qui vivono 2150 senegalesi più altri 550 che vivono nelle località della provincia. Siamo una comunità radicata in città da almeno 40 anni e tre generazioni, non vogliamo che quei fatti diventino un segno di riconoscimento per la nostra gente". Suleyman Coly, uno dei rappresentanti della comunità sottolinea che "nei valori fondamentali della popolazione senegalese, nel nostro inno nazionale e nell'inno alla gioventù non c'è nessun richiamo alla violenza: ci sono invece richiami alla convivenza, alla pace e alla gioia. Anche a Torino lo abbiamo sempre dimostrato. Può succedere che ci siano comportamenti imprevisti in un momento di euforia, ma si tratta di mele marce che non riflettono il vero volto della nostra comunità".

Nessun collegamento di quell'episodio con la droga: "Erano solo giovani che stavano festeggiando, lo escludiamo", dice il console Mamadou Lamine Diouf (nella foto sotto). "I senegalesi - aggiunge - sono bravi ragazzi che fanno il loro lavoro, con la loro cultura e la loro religione. Quello che è accaduto è stato dovuto all'euforia per la Coppa vinta per la prima volta nella storia. Possiamo parlare di tante cose: l'integrazione è una cosa molto importante, noi cercheremo di fare il nostro dovere. La polizia è un'istituzione fondamentale per la sicurezza delle persone. Per questo riteniamo importante chiedere scusa e dissociarci da una situazione che non ci onora".

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