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Quarta ondata del covid, cosa succederà per Natale 2021?

I contagi sono in aumento, ma la situazione in Piemonte sembra essere sotto controllo

Sono in molti a chiedersi che Natale sarà quello del 2021. Dopo aver vissuto le festività del 2020 'a bassa intensità' a causa della pandemia, la speranza è quella di poter trascorrere un dicembre sereno con più libertà, ma l'aumento dei nuovi casi di coronavirus in Italia inizia un po' a preoccupare, nonostante la situazione sia sotto controllo.  "Sarà un Natale libero" ha detto di recente il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, tranquillizzando gli animi, nella trasmissione Domenica in di Rai 1. In realtà, almeno per ora, la differenza nel nostro Paese la fa il tasso di vaccinazione che riporta numeri tra i più alti in Europa e nel mondo.

Le restrizioni scattano con la zona gialla

Tuttavia si procede con i piedi di piombo e si inizia a parlare di restrizioni in caso di passaggio in zona gialla. Se i numeri dovessero ancora salire, anche e soprattutto quelli relativi ai ricoveri in ospedale, sono già allo studio alcune strette per il prossimo mese, quello che è considerato di maggior socialità in vista del Natale. Limitazioni che riguarderebbero in particolare le zone considerate ad alto tasso di richio. In alcune regioni infatti la situazione preoccupa di più - in Friuli, nelle Marche e in Calabria per esempio - e non è escluso per queste un passaggio al giallo.

In Piemonte, che al momento resta bianco, i numeri non spaventano e questa ipotesi sembrerebbe lontana: si passa infatti in zona gialla quando l'incidenza è superiore a 50 casi ogni 100mila abitanti, l'occupazione delle terapie intensive supera il 10% e quella delle aree mediche il 15%. Ma se ci fosse uno sfortunato cambio di colore, come dovremmo prepararci al Natale?

Lo shopping

Si vocifera di vie dello shopping ad accesso limitato. Le piazze e le vie dei centri cittadini, presi d'assalto nel mese di dicembre per l'acquisto dei regali, potrebbero essere transennate e dotate di contapersone. Restrizioni, eventualmente anche per i mercatini di Natale - dove comunque bisogna accedere con mascherina - con numeri di stand ridotto e accessi a numero chiuso per ridurre le occasioni di assembramento davanti ai banchetti o alle zone food. 

Cene e pranzi

Nei giorni di festa l'anno scorso fu lockdown e quest'anno il Piemonte e il resto d'Italia si sognano il cenone, che sia in casa o al ristorante, con parenti e amici. In caso di passaggio in zona gialla, si ipotizzano però al massimo quattro commensali, se non conviventi. Peggio sarebbe in caso di zona arancione o rossa con visite ai famigliari e amici limitate e ristoranti addirittura chiusi. Troppo presto comunque per fare qualunque tipo di ipotesi. Il consiglio è, comunque sia, di evitare assembramenti esagerati, vaccinarsi e in generale, tenere comportamenti non a rischio.


 

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