Il Siulp: "A causa della carenza di personale, a Torino code estenuanti per ottenere i permessi di soggiorno"
Denunciate attese notturne di famiglie anche con bambini davanti agli uffici
Il sindacato di polizia Siulp prende una dura posizione sulla questione delle attese e delle code per ottenere passaporti e permessi di soggiorno a Torino. "Ancora attese estenuanti - scrive a inizio marzo 2023 il segretario provinciale Eugenio Bravo -, ancora code, ancora famiglie in fila dalla notte, ancora pochi poliziotti oberati di lavoro. A Torino oramai, a breve, non ci stupirà più di vedere interminabili code di fronte agli uffici di polizia. Questa volta è il caso dell’attesa per il rilascio del permesso di soggiorno. Un agognato documento che riconosce la titolarità a soggiornare sul territorio nazionale. L’accoglienza passa anche da questo diritto civile. Chi ne abbia titolo ha il sacrosanto diritto di ottenere il proprio permesso di soggiorno in tempi ragionevoli. È umanamente scorretto costringere persone dai svariati excursus personali, molti dei quali fatti di importanti sacrifici per giungere in Italia, ad attese anche notturne e anche con bambini al seguito, tanto da richiedere l’intervento della protezione civile".
Secondo Bravo, "è chiaro che la causa di ciò non può essere imputata al singolo operatore di polizia posto alla fine della catena amministrativa. È, ancora una volta, il sistema in crisi. Un sistema fatto di disastrosa carenza di personale che ancora una volta il Siulp denuncia. È l’ennesima dimostrazione che dichiarare di voler garantire degna ospitalità, deve voler dire garantire tutti quei minimi servizi degni di un paese civile. È l’ennesima occasione in cui i poliziotti, nonostante si prodighino al massimo, non riescono ad andare incontro alle esigenze dei cittadini, ma devono fare in conti con le molteplici tipologie di servizio nelle quali sono impiegati, con conseguente inadeguatamente eccessivo carico di lavoro. È il momento, e forse è già tardi, che la politica, le istituzioni e l’associazionismo tutto, pensi a come garantire veramente un futuro dignitoso a chi ha il diritto di entrare in Italia".
