Il fenomeno della diffusione della cimice dell'olmo, causa temperature molto elevate, ha raggiunto quest'anno livelli eccezionali in tutto il Nord Italia, anche a Torino, fin dai mesi invernali. E proprio ieri, in corso Dante, uno dei viali alberati più colpiti da questi insetti, si è svolto un primo sopralluogo di monitoraggio, con l’obiettivo di impostare per i prossimi mesi un piano di azione.

Piano che mira principalmente a impedire l'ingresso degli insetti nelle case. A livello di trattamento fitosanitario non sono invece state infatti ancora individuate procedure efficaci per contrastare la proliferazione degli insetti, mentre la normativa sull’uso di antiparassitari in ambiente urbano vieta inoltre quasi totalmente ogni tipo di irrorazione in chioma.

La procedura di contenimento di diffusione degli insetti si articola in tre punti: monitoraggio della presenza dell'insetto sul territorio cittadino, partendo dalle segnalazioni dei cittadini; trattamenti della pianta di tipo endoterapico, ovvero con micro iniezioni al tronco che diffondono l'insetticida senza rischi per i cittadini e l'ambiente, da effettuare in inverno inoltrato; attività straordinaria di riduzione delle chiome degli alberi con potature nel periodo autunno/inverno, anticipando il turno rispetto agli standard (che per gli olmi è di 3/5 anni) in modo da ridurre la fonte di inoculo (gli insetti nelle fasi giovanili si nutrono dei frutti delle piante).

Tuttavia, i trattamenti con insetticidi e le potature non annulleranno la presenza dell'insetto ma potranno contenerne la diffusione e il conseguente disagio per i cittadini.