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Il chiosco delle angurie si ferma per un anno: "Con la riduzione di posti sono soltanto spese"

Polemica con l'amministrazione comunale

Da anni era diventato il ritrovo per molti torinesi e non, comprendendo almeno diversi residenti in cintura ovest. Ma questa estate lo storico chiosco delle angurie di piazza Massaua non riaprirà e dà appuntamento al 2021. Ad annunciarlo sono i titolari con un post su facebook di giovedì 25 giugno 2020 in cui polemizzano con l'amministrazione comunale che non avrebbe permesso un ampliamento dell'attività per poter consentire di avere un numero accettabile di posti con il distanziamento sociale per rispettare le norme contro la diffusione del coronavirus.

Il post su Facebook

"Buona sera a tutti!! Purtroppo quest’anno dopo ben 35 anni di attività non apriamo... Abbiamo chiesto al comune di Torino di variare (solo per quest’anno) l’attività, ma ci è stato negato! L’unica soluzione per il Comune di Torino per darci una 'mano' è quella di pagare 6.300 euro di suolo pubblico per 60 giorni! Si poteva anche accettare ma alla nostra domanda di poter mettere dei posti fuori dal perimetro assegnato ovviamente il nostro meraviglioso Comune ha detto no! Quindi da una capienza di 126-140 posti (dipende dalla disposizione dei tavolini) passava a 20-30 per il famoso distanziamento sociale (cosa che sui pullman non esiste!). Oltre il suolo pubblico ci sono le spese di : montaggio e smontaggio per 6mila euro, immondizia (un rene), corrente elettrica (altro rene), acqua, bagni chimici, personale, ecc ecc, quindi le spese ci sono! Poi manca l'incognita meteo, quella più pericolosa perché se eventualmente luglio ed agosto fossero piovosi come questo giugno... solo spese ! Vi auguro una buona serata e un'ottima estate! Al prossimo anno Comune permettendo!".

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