Covid in Piemonte, non sarà un'estate senza virus: casi in aumento
Ma la Omicron 5 è sempre più simile a un'influenza
Il covid è tornato, anzi, non se n'è mai andato, ma in quest'ultima settimana ha fatto registrare un netto rialzo di casi rispetto a quella precedente.
Siamo tutti più tranquilli, e magari anche un po' stanchi dopo due anni di limitazioni, le mascherine le abbiamo quasi totalmente accantonate e con il caldo, stiamo di più all'aria aperta. Ci piace insomma credere che il virus sia stato sconfitto, ma così in realtà non è.
Positivi in risalita
Dal 13 al 19 giugno, si segnalano, ogni 100 mila abitanti, 258.4 casi, quando l'ultima rilevazione era stata di 169,5 unità. Il rialzo, rilevato per la seconda settimana di fila dopo sei settimane consecutive in cui i numeri sono stati in discesa, supera quindi il 52.4%.
Nonostante tutto la nostra regione resta quella con l’incidenza più bassa, anche se, secondo i dati di martedì, i positivi registrati in una sola giornata sono stati 3.105 e il tasso di positività sui tamponi processati, 17160 di cui 15.437 test antigenici, è salito al 18,1%.
I numeri non preoccupano
Non sarà quindi un'estate senza virus, ma se si guarda alla sostanza, i numeri in sé non preoccupano: la variante Omicron 5 infatti, secondo i virologi più esperti, ha sempre più le sembianze di un'influenza comune che però resta molto contagiosa e colpisce tutto l'anno, anche nei mesi più caldi. Raramente quindi si verificano casi di polmonite.
I letti in terapia intensiva occupati sono 7 mentre sono 244 quelli nei reparti ordinari e confronto alla situazione nazionale, la percentuale di occupazione dei letti è ferma a 1,3% contro il 2,1%.
Piemonte in testa per quarte dosi
E il Piemonte, con 267mila somministrazioni, è in testa alla classifica nazionale per ciò che riguarda le quarte dosi di vaccino anti covid, al momento riservate agli over 80 e agli over 60 fragili, seguita sul podio dall'Emilia Romagna e dal Lazio.
