rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Attualità Vanchiglia / Corso Tortona

Auto che bloccano tram e bus, Gtt passa al contrattacco: le misure contro la malasosta

Nel 2018 ben 564 episodi. Le richieste di risarcimento sono state pari a circa 80 mila euro

Al via la campagna informativa di Gtt contro il fenomeno della malasosta. Sono stati 564 nel 2018, i torinesi, di fretta e distratti, che con la loro auto parcheggiata in malo modo, hanno bloccato bus o tram, carichi di passeggeri, durante il servizio. Un danno soprattutto per gli utenti ma anche per sull’intero sistema, con ritardi e disservizi non solo sulla linea interessata. Un dato in linea con il 2017, dove gli episodi registrati sono stati 560, e che è più che raddoppiato rispetto al 2013.

Le zone più colpite 

Le zone maggiormente interessate sono: corso Belgio dopo corso Tortona (linea 15) e corso Raffaello (linea  9). In questi casi, i parcheggi sono a lisca di pesce e gli automobilisti non sempre controllano che la vettura non sporga: bastano pochi centimetri a impedire il transito del tram. Purtroppo sono in crescita anche episodi legati a vetture lasciate sulle corsie protette, come in corso Tassoni (linea 9), in corso Giulio Cesare e in corso Unione Sovietica (linea 4). Altre zone interessate sono quelle più strette come Monginevro (linea 15), piazza Campanella (capolinea linea 13).

In parte il fenomeno interessa anche percorsi delle linee bus: corso Racconigi (linee 55 e 56), corso Sebastopoli (linee 17 e 62), via Lanfranchi e Biamonti (linee 56 e 66), piazza Bozzolo (linee 17 e 34), Piazza Arbarello (linea 5, 52 e 67). In quest’ultimo caso il problema sarà superato dalla nuova sistemazione della piazza decisa dal Comune. Una elevata concentrazione di fermi si verifica, ormai da tempo, nelle zone più frequentate la sera nei week-end, come in via Bava e in via Bonafous, nei pressi di piazza Vittorio Veneto (linea 16).

Volantini e cartelli segnaletici

Gtt quindi ha deciso di operare su più fronti. Ai conducenti che lasciano l’auto in sosta verrà consegnato un volantino che dice: “Un auto sui binari è un costo per te e per la comunità. Prima di parcheggiare occhio alle rotaie e alle distanze”. In queste zone si valuterà come rendere più visibili le stesse rotaie, magari attraverso una colorazione della zona di transito del tram. Si valuterà anche l’installazione di cartelli segnaletici. Inoltre Gtt chiede sempre il pagamento dei danni per il fermo di veicoli dovuti ad auto in sosta. L’anno scorso le richieste di risarcimento sono state pari a circa 80 mila euro.

Inoltre, è in fase di valutazione la posa di dissuasori che evidenzino maggiormente le corsie protette: laddove possibile, anche attraverso cordoli di maggiori dimensioni e di maggiore evidenza. Infine si sta operando, insieme alla Città di Torino, per rendere più celere il servizio di rimozione veicoli e impedire lunghi fermi.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Auto che bloccano tram e bus, Gtt passa al contrattacco: le misure contro la malasosta

TorinoToday è in caricamento