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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Bottom Up!, la prima edizione è un successo: il crowfunding trasforma la città

I progetti

Si conclude oggi Bottom Up! Quando la città si trasforma dal basso, il nuovo festival di architettura di Torino, promosso da Fondazione per l’architettura / Torino e Ordine degli Architetti di Torino, nato per ridisegnare spazi e luoghi della città.

I risultati della prima edizione del festival di architettura e rigenerazione urbana, in questa annata resa così difficile dalla pandemia, rappresentano il successo dell’esperimento del modello di rigenerazione urbana dal basso. Un risultato certificato anche dai numeri: 12 progetti, 120.000 euro l’importo complessivo delle campagne di crowdfunding, 62.000 euro l’importo raccolto, con circa 750 donatori coinvolti.

Bottom Up!, i progetti dei luoghi trasformati dal Festival dell’Architettura

I 12 progetti di Bottom Up! intendono dare nuova vita a siti sottoutilizzati, da riconvertire o a cui dare nuova identità, da Barriera di Milano, passando per Aurora, il centro, San Salvario, Mirafiori, altre circoscrizioni.

Il festival rappresenta un modello esportabile, che potrebbe essere applicato ad altre città italiane ed estere.  Un modello inclusivo, fatto di storie, quartieri e comunità, perché la città è una comunità: costruendo la città, l’architettura fortifica la comunità.

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Sono quattro progetti che oggi raggiungono il goal previsto dal crowdfunding, grazie anche alle donazioni speciali ad opera di istituzioni e privati: Miraorti, il progetto per la riqualificazione dal basso della più grande area cittadina caratterizzata da usi illegali: gli orti abusivi a Mirafiori sud. Il progetto ha l’obiettivo di restituire al quartiere 6 ettari di verde pubblico mantenendo la loro vocazione agricola. Ortolani e volontari saranno impegnati nella realizzazione di un grande parco di orti urbani, attraverso un processo partecipativo, e potranno sperimentare nuove forme di agricoltura urbana e inclusione sociale. Il progetto prevede anche l’analisi del suolo per verificare eventuali problemi di inquinamento e l’esame di diversi modelli di gestione (associativo, impresa sociale, etc.).

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Wall Coming, invece, vedrà la costruzione di un nuovo spazio pubblico, un teatro all’interno del Ferrante Aporti, il carcere minorile di Torino. Sarà uno spazio multifunzionale, gestito direttamente dai ragazzi ristretti, minori e giovani adulti. Un luogo che ospiterà, da un lato, attività di aggregazione e laboratori multidisciplinari per i ragazzi; dall’altro, sarà aperto al quartiere e alla città, con pizzeria e spazio performativo dedicato a rassegne culturali e teatrali.

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Cortile Mondo risponde al desiderio collettivo della comunità della scuola d'infanzia comunale Marc Chagall di mantenere un frammento di natura e di poter ampliare all'esterno pratiche di didattica innovativa già praticate negli spazi interni della scuola. La sfida è trasformare in opportunità un'area verde scolastica, farla divenire spazio pubblico, luogo desiderabile e spazio d'integrazione e confronto tra culture differenti.

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Forno sociale SPIGA Il progetto intende dare vita a un forno comunitario in Barriera di Milano (Orti del Boschetto via Petrella); rappresenta la risposta al desiderio di vivere l’atto della panificazione come momento di integrazione e messa a sistema di risorse fisiche, culturali, sociali, ambientali, secondo i principi dell’economia circolare. per la costruzione di una generazione artigiana.

Le campagne si concludono oggi, ma per i restanti otto progetti rimane aperta la possibilità di raccogliere ancora contributi nella scia dei contatti e delle relazioni avviate in questi mesi di lavoro. Gli esiti finali probabilmente vedranno una raccolta in grado di avviare almeno sei progetti. Per tutti restano valide le azioni di accompagnamento e monitoraggio che la Fondazione per l’architettura farà nei prossimi mesi.

Per approfondire il racconto delle iniziative, le campagne sono visionabili collegandosi al sito del festival. I goal da raggiungere vanno dai 5 mila ai 25 mila euro e i contributi possono essere da minimi a più importanti, con ricompense speciali per coloro che scelgono di sostenerli.

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