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Sabato, 20 Aprile 2024
Attualità San Donato / Corso Umbria

A Parco Dora decolla il bookcrossing: sulle panchine, libri 'liberi' per tutti

Il progetto inizia a piacere ai torinesi

Per la verità è già da diversi anni che si è tentato di dare il via a una sorta di bookcrossing al Parco Dora. Alle spalle del Museo A come ambiente, accanto all'area giochi facilmente raggiungibile da corso Umbria, da tempo è stata posizionata una mini libreria in legno dove timidamente, di tanto in tanto fa la comparsa qualche libro. Un tentativo che fino ad ora non aveva riscosso molto successo ma che in questo periodo, forse anche complice l'epidemia che costringe in casa i torinesi per la maggior parte del tempo, sembra voler piano piano decollare. Il piccolo mobile rosso, dotato di due scaffali, ultimamente è ben fornito, segno che cominciano a essere molti quelli che depositano i loro volumi, portandone a casa altri, non ancora letti. Principalmente i testi sono romanzi rosa, ma chissà che col tempo la scelta non possa diventare più ampia?

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Seguire un libro nel suo viaggio

E ora l'iniziativa comincia ad avere una veste ufficiale. Sulla pagina Facebook del Comitato Spontaneo Ingest, che si propone di valorizzare l'area, è stato segnalato come il progetto adesso sia in buona parte legato al sito Bookcrossing.com, sulla cui homepage campeggia una frase del New York Times che dice tutto: "Se ami i tuoi libri, lasciali andare". La "liberazione di libri" ruota attorno all'esistenza di un elenco di volumi identificati da un codice unico, attraverso il quale è possibile seguire il "viaggio" del libro e il suo incontrarsi con altri lettori, attraverso i commenti sul sito. Se si vuole lasciare un libro - che nell'ultimo periodo si può anche rinvenire sulle panchine del parco -, è possibile registrarlo gratuitamente sul sito e identificarlo con un'etichetta. Attraverso il codice (BCID - Bookcrossing ID) che il sito genererà, sarà possibile seguire gli spostamenti del libro. L'idea del sito fu concretizzata da Ron Hornbaker e da sua moglie Kaori nel marzo 2001. La piattaforma divenne accessibile circa un mese dopo, il 17 aprile 2001.

Cos'è il bookcrossing

Bookcrossing: giustapposizione dei termini book e crossing, letteralmente "incrociare un libro" o "far viaggiare un libro". L'iniziativa di abbandonare scritti, affinchè altri possano leggerli, venire a conoscenza del contenuto e magari a loro volta diffonderli, è per la verità un'usanza molto antica. Si può individuare, nel filosofo greco Teofrasto (IV secolo a.C.) il primo tentativo di liberare in mare alcuni testi, racchiusi in una bottiglia. Tante le iniziative di questo tipo nell'antichità, fino ai recenti anni 90 quando a Boston, alcuni pediatri dell'ospedale ebbero l'idea di mettere dei libri nelle sale d'aspetto: una trovata che riscosse immediatamente successo. Secondo altre fonti invece, il primo bookcrossing moderno ci fu negli anni 70 in Serbia: a Belgrado, su proposta del giornalista scrittore Dušan "Duško" Radović, il Centro Studentesco locale liberò i primi libri nella sua sede e nel parco circostante. 

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