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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Coronavirus Piemonte, 5.258 nuovi casi: il bollettino di venerdì 13 novembre

Raggiunta oggi l’intesa sull’assistenza domiciliare 

Oggi, venerdì 13 novembre 2020, sono 5.258 in più rispetto a ieri i casi di persone positive al coronavirus. Tra loro ci sono 2.113 asintomatici pari al 40% del totale (Il dato odierno contiene un riallineamento dei casi dei giorni precedenti)  Ammontano quindi a 117.312 i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisi su base provinciale: 10.126 Alessandria, 5345 Asti, 4009 Biella, 15.023 Cuneo, 8736 Novara, 64.394 Torino, 4325 Vercelli, 3423 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 742 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1189 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale

Ricoveri e tamponi: i numeri

Rispetto a ieri, aumenta il numero dei ricoverati in terapia intensiva (353 persone in totale, 5 in più) e aumenta il numero dei ricoverati non in terapia intensiva (4.890 persone in totale, 57 in più). Le persone in isolamento domiciliare sono 61.411. I tamponi diagnostici finora processati sono 1.239.594 (più 22.778 rispetto a ieri) di cui 668.246 risultati negativi.

I decessi

Sono 61 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte. Di questi 5 si sono verificati oggi (il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid). Il totale è ora di 4.964 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 775 Alessandria, 306 Asti, 253 Biella, 511 Cuneo, 475 Novara, 2187 Torino, 258 Vercelli, 149 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 50 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.  
 
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti guariti sono complessivamente 45.694 (più 1.741 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: Alessandria 4.625, Asti 2.369, Biella 1.432, Cuneo 5.346, Novara 3.617, Torino 24.452, Vercelli 1.893, Verbano-Cusio-Ossola 1.460, extraregione 267, oltre a 233 in fase di definizione.

Covid Piemonte, raggiunta l’intesa sull’assistenza domiciliare 

Un verbale d’intesa su ulteriori misure di contenimento covid 19 e indicazioni operative sull’assistenza territoriale a livello domiciliare è stato approvato oggi pomeriggio tra la Regione Piemonte, la Direzione Sanità e Welfare, il Dipartimento interaziendale regionale malattie ed emergenze infettive (Dirmei), l’Unità di crisi covid-19 regionale, la Prefettura di Torino (anche per le altre prefetture del Piemonte), le Aziende sanitarie locali, le Organizzazioni sindacali medici di medicina generale e pediatra libera scelta e gli Ordini professionali.

“Potenziamo e mettiamo a sistema i processi di cura domiciliare che abbiamo via via implementato dalla scorsa primavera ad oggi – dichiara l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -, con l’obiettivo di evitare che la situazione dei ricoveri delle persone che possono essere curate a domicilio, cosi come delle degenze prolungate oltre l'effettiva necessità clinica, determini una consistente occupazione di posti letto e l’impossibilità di erogare assistenza a chi versa in condizioni più gravi e con altre patologie di maggiore complessità. Sono grato ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta e agli altri livelli professionali e istituzionali che hanno responsabilmente collaborato alla stesura dell’accordo per assicurare modalità di assistenza condivise e replicabili su tutto il territorio regionale”.

Cosa prevede l’accordo

Spiega la Regione in una nota: “Nello specifico, l’accordo recepisce il protocollo di cure domiciliari che già esisteva, aggiornato, potenziato e ora sottoscritto da tutti gli attori istituzionali coinvolti nella presa in carico dei pazienti covid a domicilio, tra Unità speciali di continuità assistenziale, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, riportando in dettaglio organizzazione, personale, sedi e dotazioni, tipologia di interventi per gestione dei pazienti covid a domicilio, compiti del medico Usca, interazione tra medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, Usca e farmacie, oltre che gli aspetti specifici dell’integrazione tra territorio e ospedale (Pronto soccorso, Radiologie, consulenze specifiche…). La Regione Piemonte implementa la struttura dell’Unità di crisi Covid-19 con un’area riferita alla Medicina territoriale, alla domiciliarità e ai rapporti con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, impegnandosi ad aggiornare e monitorare il protocollo delle cure domiciliari, ad attivare uno specifico gruppo di lavoro tra i firmatari dell’intesa per dare piena attuazione alla funzionalità della piattaforma regionale Covid-19 e per monitorare le procedure di acquisizione di personale nell’ambito dell’area dell’assistenza primaria. La Prefettura di Torino assicura il raccordo con le competenti Autorità regionali in materia sanitaria e di Protezione Civile ed effettua il coordinamento con le altre Prefetture della Regione anche al fine di monitorare le situazioni a livello territoriale e domiciliare in ordine all’emergenza epidemiologica in atto. Per ogni Azienda sanitaria locale e per ogni Distretto sono individuate le specifiche figure di riferimento per i medici di medicina generale e per i pediatri di libera scelta. Gli Ordini professionali e le Organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta si impegnano a sensibilizzare i colleghi ad attuare quanto previsto dall’intesa, collaborando altresì attivamente alla diffusione e al monitoraggio dell’implementazione del Protocollo ad ogni livello. Il primo incontro di verifica e monitoraggio dell’accordo è previsto tra dieci giorni”.
 

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