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I blocchi auto spaccano la politica di Torino ed area metropolitana: Lo Russo e altri 24 sindaci sono favorevoli

I sette sindaci di centrodestra no

Il nuovo consiglio metropolitano torinese, eletto da pochi giorni, deve ancora insediarsi per la prima seduta. Ma il tema che sicuramente sarà all'ordine del giorno è quello dei blocchi del traffico.

Perchè si è proprio creata una spaccatura tra sindaci "favorevoli" e sindaci "contrari" allo stop delle auto. O, per meglio dire, che reputerebbero più logica una sospensione del provvedimento visto l'aumento di positivi al covid legati alla variante Omicron.

Il nodo gordiano è uno solo. Lo stesso di dodici mesi fa: i mezzi pubblici favoriscono i contagi. Un anno fa, il ministro aveva accolto la richiesta dei presidenti di regione, con lo stop al blocco dei diesel Euro4. Ora il caso, che riguarderebbe gli Euro 5, non è stato ancora discusso. 

Sette sindaci di centrodestra (Venaria, Rivoli, Ivrea, Orbassano, Beinasco, Pianezza e Carmagnola), con in testa il sindaco di Venaria, Fabio Giulivi, sono per lo stop immediato. 

I sindaci parlano di "inutilità del provvedimento" di "aria inquinata dalle vecchie caldaie" e "mezzi pubblici strapieni che diventano fonte di contagi".

E poi ce ne sono altri 25 che la pensano in maniera diametralmente opposta. A partire dal sindaco metropolitano Stefano Lo Russo, nonostante in passato, ai tempi della Appendino, quattro anni fa, aveva palesato un proprio dissenso ai blocchi.

"Non è sostenibile, a nostro avviso, affermare che i blocchi del traffico siano inutili, a maggior ragione in un momento in cui le condizioni meteo evidenziano come sia necessario agire con la massima urgenza e con misure strutturali per fronteggiare i pesanti effetti dei cambiamenti climatici. Il traffico è la causa del 45% delle emissioni di ossidi di azoto e l'inquinamento atmosferico è il primo fattore responsabile di decessi per questioni ambientali in Europa e anche nei nostri territori.

A fronte di dati inoppugnabili a livello scientifico, mettere in contrapposizione misure di tutela della salute, quali quelle delle recenti disposizioni statali sull'utilizzo del green pass sul trasporto pubblico locale, con il superamento delle limitazioni accettate da tutti e sottoscritte nei diversi tavoli da Regione Piemonte, Città Metropolitana e Sindaci rischia di lanciare un messaggio assai pericoloso per la credibilità delle istituzioni, gettando ulteriormente in confusione cittadini e operatori economici".

E poi parlano del problema trasporto locale: "Siamo consapevoli delle difficoltà del trasporto pubblico locale, aggravate anche dalla situazione pandemica che stiamo vivendo, e per questo chiediamo alla Regione Piemonte e alla Città Metropolitana di Torino di convocare urgentemente, anche on-line, un Tavolo dell'Aria congiuntamente all'Agenzia Metropolitana dei Trasporti per definire azioni condivise immediate che affrontino il tema del sovraffollamento/salto di corse subito dopo le festività natalizie. Solo dopo una attenta istruttoria e conseguente  assunzione di responsabilità e di finanziamento da parte dei livelli istituzionali competenti, Regione in primis, si può pensare di attuare misure straordinarie utili ed efficaci".

Il documento è firmato, oltre che da Lo Russo, dai sindaci Francesco Casciano (Collegno), Roberto Montà (Grugliasco), Carlo Vietti (Druento), Steven Palmieri (Alpignano), Alessandro Sicchiero (Chieri), Paolo Montagna (Moncalieri), Giampiero Tolardo (Nichelino), Elena Piastra (Settimo Torinese), Sergio Muro Sindaco (Rivalta Torinese), Claudio Gambino (Borgaro Torinese), Claudio Castello (Chivasso), Giovanni Panichelli (Volpiano), Gianfranco Guerrini (Vinovo), Alberto Rostagno (Rivarolo Canavese), Paolo Cugini (Gassino), Giulia Guazzora (San Mauro Torinese), Jacopo Suppo (Condove), Pacifico Banchieri (Caselette), Mario Moschetto (Pralormo), Ferdinando Simone (Arignano), Laura Martino (Pavarolo), Ugo Baldi (Santena), Alessandra Tosi (Pino Torinese), Bruno Corniglia (Marentino).

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