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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Barriere architettoniche in Comune, la denuncia del consigliere comunale disabile

A causa di un ascensore rotto ha dovuto chiedere aiuto ai colleghi per accedere nell'aula delle commissioni

"Continuano a proporre mozioni inconsistenti, tavoli di lavoro per quanto riguarda le politiche sociali, lo sportello delle anagrafi, parlano sempre di inclusione e poi l'ente che dovrebbe essere il primo accessibile è inesistente", a dirlo è Pino Iannò, consigliere comunale di Torino Bellissima che ieri, lunedì 22 marzo, ha voluto denunciare le barriere architettoniche che sono presenti a Palazzo Civico. 

Sì, perché Iannò è costretto su una sedia a rotelle e troppo spesso si è trovato davanti a ostacoli che hanno messo a rischio la sua attività istituzionale. Uno su tutti è l'ascensore numero 7 di palazzo civico che troppo spesso è rotto e non può essere utilizzato. Un grosso problema per chi si trova su una sedia a rotelle. 

L'ascensore numero 7 di palazzo civico è infatti l'unico che porta direttamente al piano della Sala dell'Orologio, la principale aula dentro la quale vengono svolte le commissioni consiliari perché è anche quella tecnologicamente più avanzata. 

"L'ascensore sovente è guasto", racconta Iannò, "Io sono sei mesi che sono a Palazzo Civico e devo dire che un giorno sì e l'altro pure questo ascensore ha enormi problemi. Nel caso mio il problema grosso è che le commissioni si svolgono nella Sala dell'Orologio e quello è l'unico ascensore che arriva lì. È vero che ci sono altri ascensori che arrivano al quarto piano, ma poi per arrivare nella sala dove si svolgono le commissioni si devono superare scalini e barriere architettoniche". 

Il quarto piano di palazzo civico è infatti sfalsato su più livelli e utilizzando gli altri ascensori non si arriva direttamente al piano, ma per arrivare alla sala in questione si devono scendere diverse rampe di scale. "Per accedere alle commissioni comunali mi è capitato di dover chiedere aiuto ai miei colleghi consiglieri comunali perché l'ascensore di Palazzo Civico era rotto", spiega Iannò, "credo che sia un diritto istituzionale partecipare a tutte le commissioni. Non è bello però doversi fare dare una mano per poter superare le barriere architettoniche". 

Da qui l'amarezza di Iannò: "Continuano a proporre mozioni inconsistenti, tavoli di lavoro per quanto riguarda le politiche sociali, lo sportello delle anagrafi, parlano sempre di inclusione e poi l'ente che dovrebbe essere il primo accessibile è inesistente. Partiamo da queste cose, se già in casa nostra non guardiamo quali sono i problemi figuriamoci all'esterno". 

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