Allo sportello con la richiesta scritta o con il traduttore, ora l’anagrafe centrale va incontro a chi non sente
Sarà attivato uno sportello prioritario
Fino a oggi una persona sorda per usufruire di un qualsiasi servizio anagrafico doveva presentarsi allo sportello con un foglio sopra al quale aveva dovuto scrivere prima le sue esigenze, o in alternativa doveva pagarsi un traduttore della lingua dei segni. Questo perché nelle anagrafi non è previsto un servizio di traduzione o uno sportello prioritario. In futuro però le cose potrebbero cambiare.
La Città di Torino si è infatti impegnata a dedicare uno sportello prioritario per le persone con disabilità che sarà presente dentro l'anagrafe centrale di via della Consolata a Torino. A garantirlo è stato l'assessore comunale Francesco Tresso rispondendo a una mozione di Angelo Catanzaro, consigliere comunale del PD.
"Noi chiediamo il linguaggio dei segni per i non udenti, un percorso tattile per i non vedenti e la segnaletica sopra gli sportelli", spiega Angelo Catanzaro che aggiunge, "Inoltre grazie alla collaborazione di un'associazione avremo in dotazione delle cuffie tecnologicamente avanzate per i non udenti che utilizzano l'impianto cocleare. Queste cuffie permetteranno loro di isolarsi dal caos dell'anagrafe".
"Attualmente i non udenti adesso sono costretti a scriversi tutto su un foglio o devono pagarsi un traduttore", continua Catanzaro, "Questo è solo un primo passo che vogliamo intraprendere per fare in modo che la nostra città possa essere veramente accessibile e fruibile a tutti quanti".
Apertura totale da parte dell'assessore ai servizi demografici, Francesco Tresso: "Molto bene il fatto di dedicare uno sportello nel quale si diano priorità per le persone con disabilità. Gli uffici anagrafici devono essere un luogo di accoglienza e attenzione ai cittadini", ha spiegato l'assessore che poi ha annunciato una mappatura dei servizi essenziali della Città con focus sull'accessibilità che è un tema delicato.
la Città, che ha in programma l'assunzione di nuovo personale per le anagrafi, potrebbe intraprendere anche un percorso di formazione apposito sul linguaggio dei segni.
"È un percorso che è utile avvenga adesso che stiamo ristrutturando il servizio anagrafico", continua Tresso che poi aggiunge, "L'accesso stesso dell'anagrafe centrale di via della Consolata è complesso per via delle rampe di scale, non solo per i disabili, ma anche per una mamma con carrozzina. Questo ci costringe a mantenere un accesso separato per tutte le persone che hanno difficoltà motorie". Attualmente infatti le persone con disabilità sono costrette a usufruire di un ingresso secondario e l'amministrazione in tal senso si è impegnata a risolvere anche questa problematica.