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Covid, dal Piemonte gli aiuti per Cuba: "Il nostro intervento è doveroso"

La nostra Regione non ha dimenticato l'appoggio del medici cubani a Torino, nel pieno dell'emergenza

I medici cubani non hanno esitato ad aiutare i torinesi nel momento di massima emergenza della pandemia e oggi il Piemonte ricambia. Si è concluso giovedì 26 agosto, dall’aeroporto di Malpensa l’invio degli aiuti della nostra regione a Cuba, per affrontare l’emergenza covid-19. Un sostegno concreto al Paese caraibico: in tutto 8 bancali di test antigenici e 4 bancali di farmaci, con spedizioni partite già a inizio settimana. La decisione era stata presa all’unanimità dal Comitato di Solidarietà il 3 agosto scorso, e ratificata sempre con voto unanime dall’Aula, in una riunione coordinata dal presidente del Consiglio regionale del Piemonte, che oggi sottolinea l’importanza pure simbolica di questo gesto verso un Paese che ha dimostrato la sua solidarietà quando abbiamo vissuto l’emergenza più acuta in Piemonte.

La Giunta ha quindi provveduto a inviare gli aiuti, con l’interessamento soprattutto dell’assessore alla Cooperazione internazionale e dell’assessore alla Sanità. "Il nostro intervento è quasi doveroso - spiega l'assessore alla Cooperazione, Maurizio Marrone - anche alla luce dell’aiuto che il Piemonte ha ricevuto nell’aprile 2020 dalla Brigata sanitaria "Henry Reeve" inviata dal Ministero cubano della Salute pubblica proprio a Torino".

Il Comitato Solidarietà aveva impegnato la Giunta regionale per “interventi di soccorso a favore della popolazione di Cuba mediante l’invio al servizio sanitario di dispositivi di protezione individuale per il covid-19 e, verificata la disponibilità con le Aziende sanitarie locali regionali, di medicinali, farmaci e attrezzature sanitarie” attraverso un lavoro di coordinamento attuato dal Dirmei-Asl Città di Torino. 

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