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Italia Independent, a Venaria è sciopero dopo i licenziamenti in tronco di tre dipendenti dell'azienda di Lapo Elkann

Per tutta la mattinata di lunedì

Lunedì mattina, 28 marzo 2022, dalle 9.30 alle 12.30, i lavoratori del magazzino di Venaria di Italia Independent Group spa, la società di occhiali da sole fondata da Lapo Elkann - attuale presidente - sciopereranno dopo i tre licenziamenti in tronco avvenuti nei giorni scorsi. 

Una doccia fredda per i lavoratori del magazzino di via Emilia, una delle aree industriali della Reale. Basti pensare che a fine 2020 l'azienda dichiarava un risultato netto in perdita di 2,81 milioni di euro rispetto alla perdita di 14,31 milioni del 2019.

E questo grazie al riassetto societario e all'ingresso di Marco Cordeddu quale amministratore delegato. 

“Cordeddu a fine 2020 dichiarava di essere molto contento di poter consegnare al mercato ed agli azionisti questo primo risultato del grande ed impegnativo lavoro svolto dal management e da tutti i dipendenti della società”, denunciano i sindacalisti della Filcams Cgil, organizzatori dello sciopero di lunedì. 

"Da marzo del 2021 i lavoratori impiegati presso il magazzino della sede di Venaria iniziano ad accorgersi di un graduale “svuotamento” del magazzino e preoccupati per il loro futuro occupazionale, hanno tutti figli da mantenere, si rivolgono al sindacato per potere avere informazioni dall’azienda - continuano i sindacalisti - la Filcams Cgil chiede vari incontri tramite l’Unione Industriale di Torino, a cui Italia Independent è associata, manifestando la preoccupazione dei lavoratori rispetto alla continua perdita di commesse e di lavoro sul magazzino di Torino verso nuovi magazzini situati in Veneto: quali sono i piani di sviluppo? Il magazzino di Torino verrà dismesso? Ci saranno trasferimenti in Veneto? Sono previsti licenziamenti? Cordeddu, in modo molto sprezzante, senza considerare che per i lavoratori quell’occupazione è ciò che gli consente di portare a casa lo stipendio e di mantenere la famiglia, liquida la delegazione sindacale dicendo di non dar retta ai “rumors”, assicurando, nell’ultimo incontro presso l’unione industriale, lo scorso 29 settembre 2021, che qualsiasi decisione sarà presa dando preventiva comunicazione all’organizzazione sindacale ed ai lavoratori".

Ma il 24 marzo 2022, senza alcun preavviso né comunicazione preventiva all’organizzazione sindacale, "la rappresentante sindacale aziendale insieme ad altri due lavoratori, entrambi iscritti al sindacato, vengono separatamente convocati in ufficio e viene consegnata a mano la lettera di licenziamento senza preavviso, con decorrenza immediata. Poche volte ho incontrato aziende così poco rispettose delle relazioni sindacali, così sprezzanti nei confronti dei propri lavoratori e della loro rappresentanza: nonostante gli si stesse solo chiedendo di avere informazioni riguardanti il futuro dell’occupazione e gli si fosse più volte proposto di provare a condividere anche un percorso formativo rispetto a nuove eventuali mansioni e possibili ricollocazioni all’interno dell’azienda. I lavoratori ed il sindacato non vivono su Marte, erano ben consapevoli della situazione aziendale ma è altrettanto vero che i risultati ottenuti dal 2020 in poi, il Cordeddu li ha ottenuti grazie anche a questi lavoratori che oggi vengono licenziati senza neanche un preavviso. Ci fa piacere che Lapo Elkann si preoccupi della guerra in Ucraina, ma forse la stessa empatia, la stessa preoccupazione e sensibilità, dovrebbe averla per i propri dipendenti, padri e madri di famiglia che in un momento di crisi come questa rischiano di stare per mesi senza un’occupazione. Chiediamo la revoca immediata dei licenziamenti e la costituzione di un tavolo congiunto presso l’Unione Industriale per condividere un percorso sindacale che porti a delle soluzioni graduali e meno impattanti per le lavoratrici ed i lavoratori”, denuncia Germana Canali, sindacalista Filcams Cgil Torino. 

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