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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Eurovision Torino, blocco del traffico e degli ingressi da parte di Extinction Rebellion: 70 identificati

30 in stato di fermo per quasi due ore

Sono una settantina gli attivisti di Extinction Rebellion identificati dalle forze dell'ordine dopo che ieri sera, sabato 14 maggio 2022, hanno prima bloccato il traffico, durato più di due ore, di fronte all’ingresso del Pala Alpitour, e successivamente hanno tentato di bloccare gli ingressi alla finale dell’Eurovision.

Una trentina di loro sono stati tenuti in stato di fermo per quasi due ore, come denunciato dagli stessi attivisti nella giornata odierna, domenica 15 maggio 2022.

La protesta ha aveva un unico obiettivo: parlare di crisi ecoclimatica. E lo hanno fatto con due striscioni: “Music Declares Climate Emergency” e “No music on a dead planet”. Alcuni di loro era incatenati al collo a coppie, altri si sono incollati all’asfalto. Intorno alle 20 gli attivisti hanno sciolto la manifestazione per poi ricomparire in sit-in davanti agli ingressi principali.

"Le forze dell’ordine, dopo aver tollerato un blocco del traffico di diverse ore, hanno invece subito intimato a tutte le persone presenti di lasciare l’area d’ingresso, le quali si sono però rifiutate di alzarsi. È cosi partito lo sgombero della zona: tutte le persone sono state trascinate via di peso dagli ingressi e accerchiate da un grosso cordone di agenti in assetto antisommossa. Si conclude così una settimana intensa di azioni di disobbedienza civile nonviolenta da parte di Extinction Rebellion, in quella che gli attivisti hanno chiamato EuroRebellion. Domenica 9 maggio, tre attivisti hanno invaso il Turquoise Carpet durante il gala di inaugurazione, interrompendo l’intervista di Blanco e Mahmood. Mercoledì 11 maggio, altri attivisti travestiti da Maneskin si sono incatenati di fronte all’ingresso dell’Eurovillage, al Parco del Valentino. Ogni giorno, tantissimi aereoplanini di carta sono stati lanciati sui palchi durante i concerti, per chiedere agli artisti di parlare di crisi ecoclimatica. Roy Paci, Davide Shorty e The Sweet Life Society hanno raccolto l’appello lanciato da Extinction Rebellion, parlando della crisi in atto e ringraziando tutti gli attivisti. Per poi arrivare a ieri sera, con il blocco stradale, il blocco degli ingressi e l’identificazione di massa. Abitiamo un pianeta bellissimo, complesso e fragile. Condiviso da miliardi di persone, da molteplici culture, infiniti modi di essere” ha detto un’attivista mentre leggeva il discorso finale. “Vale la pena battersi, per difendere tutto questo e la musica deve prendere il posto che le spetta, a fianco di chi giorno dopo giorno, si mette in gioco per fermare la corsa dell'umanità verso il collasso. Gli artisti, i musicisti, hanno un grande potere e possono sfruttare la propria influenza per comunicare l'urgenza di questa crisi, per dare voce a chi non ce l'ha. Da sempre l'arte e la musica hanno svolto un ruolo d'avanguardia, nell'individuare e raccontare le contraddizioni della società, nel dare risonanza e visibilità a temi scomodo. È il momento che il mondo intero si fermi per parlare della crisi più grande del nostro tempo: la crisi ecoclimatica", spiegano gli attivisti.

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