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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità Venaria Reale / Via Emilia, 13

Licenziamenti alla "Italia Independent" di Venaria: "Ora un tavolo con l'azienda per provare a far cambiare idea"

Lavoratori incontrati dal sindaco e dall'assessore al lavoro

All’Italia Independent di via Emilia, zona industriale di Venaria, tre lavoratori del magazzino della ditta che produce occhiali, ed è di proprietà di Lapo Elkann, hanno ricevuto la lettera di licenziamento: "la nostra società ha deciso di esternalizzare le attività di magazzino ad una ditta terza al fine di ridurre i costi e aumentare l’efficienza", si legge nella missiva dove, in un altro passo, viene spiegato come "all’interno della società non sussistano mansioni disponibili equivalenti e conformi".

E ancora, come il licenziamento sia effettivo "a far data dalla ricezione della presente comunicazione".

Per questo motivo, stamattina, la Filcams Cgil ha indetto un presidio davanti ai cancelli aziendali e dove hanno partecipato, oltre ai lavoratori licenziati, anche il sindaco di Venaria, Fabio Giulivi, e l’assessore al Lavoro, Monica Federico.

"È una doccia fredda visto che che a fine 2020 l'azienda dichiarava una perdita di 2,81 milioni di euro rispetto ai 14,31 milioni del 2019. Purtroppo ale parole che erano state proferite dopo il drastico taglio delle perdite non sono seguiti fatti positivi ma solo negativi. Come lo svuotamento ciclico del magazzino e il taglio dei lavoratori. Erano quindici, ora diventeranno due", denuncia Germana Canali, sindacalista Filcams Cgil Torino, che ricorda come Marco Cordeddu, amministratore delegato dell’azienda, "all’Unione Industriale, in modo molto sprezzante, senza considerare che per i lavoratori quell’occupazione è ciò che gli consente di portare a casa lo stipendio e di mantenere la famiglia, aveva liquidato la delegazione sindacale dicendo di non dar retta ai “rumors”, assicurando che qualsiasi decisione sarebbe stata presa dando preventiva comunicazione all’organizzazione sindacale ed ai lavoratori. È avvenuto l’esatto opposto".

Questa mattina, Cordeddu è arrivato in auto e non si è fermato a parlare con i lavoratori. Né lo han fatto gli altri dipendenti. "Non sono preoccupati. Forse non hanno chiaro che se chiude il magazzino anche per loro il futuro potrebbe diventare parecchio nebuloso", continua Canali, che chiede la "revoca immediata dei licenziamenti e la costituzione di un tavolo congiunto presso l’Unione Industriale". Nel frattempo, Giulivi e Federico proveranno ad incontrare l’azienda, "per capire quali siano le loro intenzioni. Faremo di tutto per far revocare i licenziamenti e per mantenere l’azienda sul nostro territorio. Quanto successo, soprattutto nei modi, lascia però parecchio perplessi", commentano i due amministratori.

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