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Vallo, Balme e le Valli di Lanzo dicono addio a Virgilio Bergero, imprenditore e appassionato di montagna

Aveva 70 anni

Imprenditore nel ramo della ristorazione, per anni gestore di un rifugio, grande appassionato di montagna.

Si può riassumere così la vita di Virgilio Bergero, morto oggi, mercoledì 11 agosto 2021, in un letto dell'ospedale di Cirié, dove era ricoverato da alcuni giorni per via di una malattia. Aveva 70 anni. 

Originario di Vallo, per dodici anni abbondanti era stato il gestore del rifugio "Città di Ciriè", al Pian della Mussa, a Balme. Prima e dopo, la gestione di ristoranti. Come a Corio o a Lanzo, dove era gestore della trattoria "La Ressia", nata all'interno di una vecchia segheria, "Ressia" in piemontese: da poco l'aveva data allo chef Fabrizio Miano. E, ancora, lavorando al Bertone di Courmayeur.

Nella sua lunga carriera, come non ricordare gli anni da tecnico del 118 del Soccorso Alpino.

"Virgilio Bergero ha sempre creduto nella Montagna viva, che accoglie e che fa bene, dalla quale sali e ti elevi, sempre però con i piedi per terra. Concreto e riflessivo allo stesso tempo. Virgilio, originario di Vallo Torinese e con l'anima nelle valli, è stato un maestro al quale non potevi non voler bene. Mancherà molto", così lo ricorda Marco Bussone, presidente nazionale di Uncem e anche lui vallese, come lo stesso Bergero.  

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