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La Mole Antonelliana si illumina di viola e arancione martedì 30 gennaio

Per la Giornata mondiale per le Malattie Tropicali Neglette

Martedì 30 gennaio 2024, in occasione della Giornata mondiale per le Malattie Tropicali Neglette (Neglected Tropical Diseases - NTDs), la Mole Antonelliana torna ad illuminarsi dei colori viola e arancione, a simboleggiare la lotta alle malattie tropicali neglette. Oltre al simbolo della città di Torino, per celebrare questa giornata saranno illuminati di viola e arancione 100 monumenti in tutto il mondo per sostenere la campagna “100% Committed to end neglected tropical diseases”, con la quale l’Organizzazione Mondiale Della Sanità (OMS) si pone l’obiettivo di eliminare almeno una NTD in cento nazioni entro il 2030. Dal Campanile di Perth in Australia, alla Tokyo Tower in Giappone, alla Grande Muraglia Cinese, al Colosseo di Roma, alla Torre di Pisa, alle Cascate del Niagara, al Cristo Redentore a Rio de Janeiro: tutti questi monumenti e tanti altri ancora si illumineranno per sostenere e testimoniare l’impegno della comunità scientifica nel porre fine a queste malattie che causano gravi sofferenze, soprattutto nei paesi in via di sviluppo.

Obiettivo di questa iniziativa è ovviamente richiamare l’attenzione sull’impatto delle malattie tropicali neglette (NTDs) in un contesto non endemico come quello italiano e del Piemonte. L’iniziativa è promossa dall’Associazione PINTRE (Percorsi Intrecciati) insieme all’Associazione Italiana per la Lotta alla Malattia di Chagas AILMAC, con il patrocinio di diversi Enti, tra cui il Comune di Torino e la Società Italiana di Medicina Tropicale e Salute Globale SIMET, in collaborazione con il Centro di Servizio per il Volontariato Torino Vol.To ETS e INMI Lazzaro Spallanzani. Si inserisce in un momento di maggiore sensibilità verso il tema delle malattie tropicali neglette, in particolare per quanto riguarda la malattia del Chagas. 

Che cosa sono le NTDs (Malattie Tropicali Neglette)

"Le NTDs sono sostenute da una ampia varietà di agenti patogeni, tra i quali virus, batteri, parassiti e funghi. Colpiscono su scala mondiale oltre un miliardo di persone (circa una persona su cinque). La loro diffusione rappresenta un ulteriore problema per i Paesi dove le condizioni igienico-sanitarie sono carenti. Sono tendenzialmente legate alla povertà ed al disagio sociale, che colpiscono popolazioni a basso reddito che vivono spesso in aree rurali e lontane dai servizi sanitari. Queste malattie (ad esempio la lebbra, la dengue, la filariosi o la malattia di Chagas) sono definite neglette in quanto poco considerate nell’agenda sanitaria globale. La ricerca finalizzata al loro studio è poco finanziata perché le NTDs colpiscono popolazioni a loro volta neglette, e non costituiscono una fonte di guadagno per l’industria farmaceutica. Queste malattie sono associate a stigmi ed esclusione sociale, che comportano spesso l’instaurarsi di un circolo vizioso che si traduce in bassi livelli di scolarizzazione, limitate opportunità professionali ed il perpetuarsi del ciclo della povertà", spiegano i promotori.

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