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Da martedì riapre il pronto soccorso dell'ospedale Martini di Torino: arte al centro della sala d'attesa

E si potrà trovare anche un "maxi cruciverba"

Taglio del nastro, nella mattinata odierna, venerdì 16 luglio 2021, per il nuovo pronto soccorso dell’ospedale Martini di Torino. Dopo lo stop di questi mesi, dove l'ospedale era stato riconvertito in Covid Hospital, tornerà ad essere operativo dalle 14 di martedì 20 luglio 2021.

“La chiusura del Pronto Soccorso e la trasformazione dell’Ospedale Martini in Covid Hospital, è stata una decisione dolorosa, ma necessaria – dichiara il direttore generale dell’Asl Città di Torino, Carlo Picco – Ringrazio tutto il Personale dell’Ospedale Martini per aver saputo affrontare con grande professionalità i diversi scenari lavorativi che l’emergenza sanitaria ha imposto. Oggi è una giornata di festa per l’Asl Città di Torino, che può disporre nuovamente di tutti i Pronto Soccorso aziendali, per rispondere in maniera sicura ed efficiente alle necessità di pronto intervento della cittadinanza.”

Le nuove caratteristiche del pronto soccorso spaziano dalla razionalizzazione degli spazi per intensità di cura, separando l’area delle emergenze e delle criticità rispetto alle aree dell’osservazione, del trattamento rapido per pazienti a minor impegno sanitario e dell’attesa per il ricovero; alla umanizzazione dei luoghi di cura e rispetto della privacy, con la creazione di un’area di osservazione e trattamento; a percorsi di accesso ad alcune sale visita direttamente affacciate all’area dedicata al triage, per consentire una migliore e riservata gestione di alcune categorie di pazienti fragili; all'apertura di numerose finestre sia nell’area di osservazione sia nell’area destinata alle emergenze, per consentire di percepire il ritmo del giorno e della notte.

Inoltre, come già avviene in tutti i pronti soccorso, ecco la separazione rigorosa dei percorsi per pazienti Covid e non-Covid, con un’area dedicata al pre-triage, sin dall’accesso dall’esterno del pronto stesso; passando per la creazione di una nuova area dedicata ai pazienti Covid, dotata di pressione negativa per il contrasto alla diffusione del virus, impianto di erogazione di ossigeno potenziato; all'ottimizzazione della logistica destinata alle emergenze, con la creazione di un’area dedicata.

Sarà anche un pronto votato alla tecnologia, con un sistema di monitoraggio multiparametrico di ultima generazione, le nuove tecnologie riguardanti l’elettrocardiografia e presidi per la rianimazione cardiopolmonare; nuovi metodi informatici sin dalla fase del pre-triage.

La nuova sala d’attesa, luogo d'arte

Di nuova concezione, con allestimento realizzato dall’artista Carlo Gloria, vedrà l'arte quale "ponte per un dialogo costruttivo con i pazienti e i loro famigliari". Diventerà luogo di esposizioni "perché consapevoli del ruolo dell’arte a beneficio delle esigenze dei curati e dei curanti nella gestione del tempo di attesa. L'obiettivo del progetto è creare un’interazione attiva, attraverso l’arte e la narrazione, tra chi vive il tempo dell’attesa e i curanti, partendo dal presupposto che solo nell’incontro avviene uno scambio di narrazioni e una negoziazione di significati. Un incontro reso possibile dalle tante immagini catturate e rielaborate dall’artista Carlo Gloria – afferma Daniela Magnetti, direttore artistico della Banca Patrimoni Sella - Il personale sanitario del Pronto Soccorso ha trovato una nuova dimensione per raccontarsi, attraverso forme e colori sui muri della sala d’attesa capaci di narrare una storia fatta di una collaborazione vera e necessaria, tra un noi, ovvero i curanti, e un voi, ovvero i pazienti e famigliari”.

E si potrà trovare anche un "maxi cruciverba", composto da 21 parole chiave, scandite dalle lettere dell'alfabeto, partendo da parole descrittive degli stati d'animo, necessità, emozioni, desideri e vita ospedaliera da parte degli operatori del pronto soccorso: sarà su una grande parete, al centro della sala. 

E ci saranno anche immagini, grazie all’artista Carlo Gloria, che ha chiesto a operatori sanitari, medici, infermieri, addetti alle pulizie, soccorritori del 118 e qualche comparsa per interpretare i pazienti, di ricostruire alcuni momenti di vita reale in sala d’attesa. 

“La riapertura del Pronto soccorso del Martini, completamente rinnovato in pochi mesi di lavoro, – dichiarano il presidente della Regione, Alberto Cirio, e l’assessore Regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi - testimonia la capacità della Sanità regionale di reagire, di cogliere le opportunità dalle criticità e di lavorare con tempestività e bene. La sua chiusura e la trasformazione dell’ospedale in Covid hospital aveva simbolicamente segnato il momento più critico della pandemia in città. Ci complimentiamo con il Direttore Generale dell’Asl Città di Torino, Carlo Picco, e con tutti coloro che a diverso titolo hanno reso possibile la radicale ristrutturazione del reparto di emergenza, con impianti di ultima generazione e criteri di alta efficienza operativa. È davvero un bel segnale di rinascita per l’ospedale, punto di riferimento di assoluta importanza nel quartiere, così come per la città e il Piemonte”.

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