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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Il sogno della Regione: far nascere in Piemonte l'Hydrogen Valley italiana. 12 siti potenziali in provincia di Torino

Si cercano i fondi del Pnrr

L'obiettivo è arrivare ad ottenere oltre 70 milioni di euro del Pnrr, in modo tale da dare avvio ad un progetto unico nel suo genere non solo a livello piemontese ma addirittura a livello italiano.

Perché il Piemonte ha dato avvio al progetto per diventare l’Hydrogen Valley italiana. In autunno il dossier verrà presentato a Bruxelles, proprio per tentare di ottenere più fondi possibili. 

Ricerca, produzione, consumo, trasporti e approvvigionamento: queste le parole chiave della strategia mediante la quale la Regione intende trasformare il Piemonte nel punto di riferimento italiano ed europeo sull’idrogeno verde.

Il punto è stato fatto oggi, mercoledì 18 maggio 2022, in occasione dell’avvio della consultazione pubblica per l'avvio della strategia regionale, assieme a Enti locali, università, centri di ricerca e oltre 100 aziende piemontesi.

"Il Piemonte ha tutte le caratteristiche per diventare concretamente l’Idrogeno “valley” italiana ed europea. Abbiamo una posizione strategica dal punto di vista logistico per l’approvvigionamento, aree idonee in cui produrlo e competenze di innovazione per la ricerca, perché l’obiettivo non è soltanto produrre idrogeno, ma farlo ad un costo contenuto rispetto a quello attuale per renderlo alla portata di tutti", ha spiegato il governatore Alberto Cirio. 

Sono 28 i siti industriali dismessi in Piemonte che si sono candidati a diventare centri di produzione di idrogeno nell’ambito del censimento avviato nei mesi scorsi dalla Regione Piemonte: di questi, 12 sono a Torino. Gli altri sono a Novara, Cuneo, Vco e Vercelli.

Idrogeno che può diventare importante per la sperimentazione nel trasporto locale stradale e ferroviario, rinnovando così il parco flotte con bus e treni verdi, con la possibilità di installare numerosi punti di ricarica e approvvigionamento di idrogeno per i tir in arrivo dal Nord Europa.

"Un ecosistema completo, tra i pochi con queste caratteristiche in Europa, che può contare anche sull’eccellenza della ricerca attraverso le Università di Torino e del Piemonte Orientale e il Politecnico. L’Europa crede nell’idrogeno e noi, anticipando un po’ i tempi, siamo all’avanguardia. Abbiamo tantissime imprese e i risultati che riusciremo a raggiungere sono molteplici, in primo luogo sull’ambiente. L’idea dell’idrogeno era nell’aria dal 2006, ma non si è mai concretizzata. Noi abbiamo fin da subito creduto in quello che era un sogno e che oggi diventa realtà e porterà effetti non solo sull’ambiente, ma anche sull’economia del nostro territorio. Su questo tema c’è molta attenzione e molta “vivacità”, con una moltitudine di imprese. Ci sono tanti incentivi e questo vuol dire grandi opportunità per il Piemonte, per i suoi centri di ricerca e il suo sistema industriale. Oggi diamo la scintilla come pubblica amministrazione, perché c’è bisogno di un supporto pubblico, ma poi ci sono le imprese che stanno lavorando su progetti unici", ha commentato l'assessore all'Ambiente, Matteo Marnati. 

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